Recensione Film
Anno: 2020
Regia: Don Michael Paul
Genere: Monster movie
★★ 😳
Il vecchio Burt va a caccia di Tremors su un isola tropicale. Settimo capitolo della saga che scopiazza molto da jurassic park/Predator e simili ma apprezzo l'abbandono del solito deserto per offrire una calda e sudata ambientazione tropicale in mezzo alla natura, poi merita un elogio anche Michael Gross che per ben 30 lunghi anni ha portato sulle spalle questo franchise con un energia e carisma da ammirare, qua mi è piaciuto tantissimo la sua prima apparizione quando si mostra come selvaggio barbuto dal look perfetto tanto che meritava di essere cosi per tutto il film ma tristemente lui si rasa barba e capelli per tornare ai soliti iconici baffoni. In generale tutto è il solito pigro b-movie pieno di potenziale inespresso, il cast di cacciatori non è affatto male ma fa poco o nulla, c'è un grande antagonista che potrebbe fare di piu ma è sprecato e diventa sempre piu patetico, l'idea di caccia sull isola è intrigante ma di vere mattanze se ne vedono poco, c'è ancora un abuso di slowmotion enfatici fino alla nausea, la tensione sembra andare e venire troppe volte e in generale i mostri non convincono mai, ma devo dire che comunque il film si lascia guardare, la calda fotografia saturata mi è piaciuta, ho adorato le esplosioni, bello l'uso dei lanciafiamme, un momento dove un tizio è mangiato in un cesso e uno dove sparano un flare verde nella notte creando una bell immagine fascinosa, cosi come è appagante l'uso di una motosega sulle creature o il finale che per quanto sbrigativo e forzato funziona per come chiude con soddisfazione il percorso di eroe di Burt. Non è bruttissimo ma è un altro capitolo della saga che va per inerzia, si lascia guardare e si apprezza meglio se si sono visti tutti i precedenti.
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