28 dicembre 2022

Black Bird

Recensione Serie Tv
Anno: 2022
Showrunner: Dennis Lehane
Genere: Thriller, Dramma, investigativo
Episodi: 6

★★★ 😊

Per uscire dal carcere un criminale deve fare amicizia con un serialkiller per farsi dire dove ha sotterrato le sue vittime. Questa miniserie basata su eventi reali è un interessante Thriller Drammatico che scava sempre piu nella mente di uno psicopatico per cercare di capire la sua follia in un rapporto di amicizia forzato che crea un interessante percorso di redenzione per il protagonista che parte come spacciatore arrogante ma aprirà sempre di piu il suo cuore alla compassione, Taron Egerton è molto bravo e convince parecchio, ci sono grandi momenti di tensione e si sente la tragedia per le povere ragazze uccise da questo folle mostro ma mi è piaciuto anche Ray Liotta che in una delle sue ultime apparizioni prima di morire da il meglio di se come vecchio padre malato del protagonista. I Sei Episodi scorrono bene con una storia che fonde l'investigativo, momenti da infiltrato e le classiche dinamiche di prigione con varie scene memorabili come i gelidi interrogatori, le inquietanti confessioni, le storie intorno al cimitero, bellissimo quando guarda di nascosto i violenti disegni da incubo che ha fatto il killer, le tensioni con la guardia, il dramma per una mappa da ricordare e la scena finale tra i due protagonisti mi è piaciuta molto. Ma è un peccato che nonostante tutto non ho apprezzato i continui salti fuori dalla prigione dove si mostrano i due noiosi detective che indagano in parallelo perché spezzano la tensione costruita, allungano il brodo e aggiungono anche del forzato dramma per come vogliono strapparti le lacrime a tutti i costi come nel caso della bicicletta della ragazza, poi bella l'interpretazione di Taron Egerton che è molto fisica e da sornione bastardo si fa sempre piu cupo e disperato ma nel parlare con questo killer a volte diventano evidenti i suoi pensieri di disgusto mostrando espressioni per lo spettatore piu che per la situazione e il killer si sarebbe dovuto accorgere piu volte di quegli sguardi di accusa che fa continuamente, tutto diventa anche piuttosto banale per come divide bene e male in modo piuttosto netto e infine il problema piu grande di questa serie è nel suo antagonista, l'interpretazione dell killer non mi è proprio piaciuta, fa il bambinone scemo e manca di quello spessore mostruoso che la serie vuole continuamente costruire, la storia dice a parole che è un mostro, una bestia, il diavolo! ma visivamente l'attore non riesce mai a presentarlo come tale, resta troppo inoffensivo, un tontolone raramente inquietante, capisco che volevano lasciare il dubbio se era davvero colpevole e che descrivere un patetico psicopatico con problemi mentali è molto difficile ma penso che l'attore che lo interpreta non è stato bravo a presentarlo. Nel complesso resta una godibile serie che scava bene nella psicologia di due criminali dai caratteri completamente diversi.

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