Recensione Videogioco
Anno: 2014
Studio: Ubisoft
Genere: Openworld, stealth
★★ 😳
Poco prima della rivoluzione francese un ragazzo viene incastrato e imprigionato nella bastiglia dove incontra un mentore che lo introduce nell ordine degli assassini. Ottavo capitolo della saga di Assassin Creed che provava ad essere molto ambizioso con una grande Parigi esplorabile piena di statue, architetture, Notredame, Versailles i palazzi e decine di persone su schermo come le folle molto belle da vedere ma anche gli interni barocchi, insomma visivamente è molto buono e pieno di dettagli, cosi come il gameplay viene aggiornato con un sistema di Stealth migliorato, il parkour è ottimizzato bene forse nella sua migliore versione ma un peccato che poi ci sono le solite missioni ripetitive e noiose da openworld ubisoft che non mi dicono mai molto a parte il solito assassinio di templare di turno o quelle carine dove bisogna fare delle indagini su dei crimini. La storia iniziava anche bene con tutta la fuga dalla bastiglia che mi ha gasato cosi come entrare nella segreta corte degli assassini ma alla fine il protagonista Arno è troppo debole e poco memorabile, il suo interesse amoroso patologico per questa ricca Elise trascina sempre verso il basso tutta la narrativa, l'antagonista Germain è anonimo e tutto il sottofondo contestuale della rivoluzione francese che trasforma gli ideali in fanatismo è poco sviluppato e non riesce a dire nulla di significativo. Ci sono varie citazioni ai Miserabili o cameo di Napoleone ma servono a poco, cosi Nel complesso questo Unity non è malvagio ma resta un assassin creed mediocre che non ha davvero nulla di memorabile rispetto agli altri.
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