Recensione Film
Anno: 2014
Regia: Matt Reeves
Genere: post apocalittico, Azione, Drama
Titolo Eng: Dawn of Planet of Apes
★★★★ 😳
In un modo post-apocalittico Caesar guida la sua tribù di super scimmie e per evitare una sanguinosa guerra inizia complicato rapporto con gli umani. Secondo capitolo di questo reboot che è molto piu atmosferico e fascinoso visivamente ma anche piu ambizioso e pesante da vedere, gli effetti digitali sono ottimi e convincono sempre di piu con facce super dettagliate ed espressive e mi piace molto il pelo umido e spelacchiato delle scimmie che rende queste creature digitali molto piu vere ed autentiche. Il film inizia molto bene nella foresta offrendo un interessante e profondo conflitto tra due popoli che hanno le loro buone ragioni per odiarsi e non fidarsi, ottima la scena della caccia e mi piace il brivido di tutte queste scimmie riunite che spaventano gli umani con incredibili inquadrature di gruppo che schiacciano il protagonista umano, ma poi arriva la seconda parte che è solo una stupida guerra per fare spettacolo con sparatorie ed esplosioni molto sceme e poco profonde, specie non ho amato l'evoluzione di Koba che per metà film è un interessante antagonista tridimensionale con solide ragioni filosofiche e poi diventa il solito subdolo traditore accecato dall odio che vuole il trono, davvero una pessima involuzione e ho trovato davvero ridicolo che si mette a sparare con due mitragliatrici a cavallo come un idiota, ma anche i protagonisti umani deludono nel senso opposto, il personaggio di Malcolm è dimenticabile ed esageratamente buono ai limiti dell assurdo, cosi come tutta la sua famiglia sono caratterizzati solo come "i buoni" in modo blando e noioso, e con questa involuzione e semplificazione del discorso il film invece di parlare di guerra e conflitti tra popoli parla solo di buoni e cattivi, i buoni vogliono la pace e i cattivi no, una semplificazione bambinesca che rovina quello che all inizio rifletteva un reale e maturo conflitto. Alla fine il film è troppo lungo e pesante e cede troppo al vuoto prevediile spettacolo nell ultima parte ma nonostante i difetti brilla sempre la figura centrale di Caesar che ha ancora un interessante arco di crescita, da buon leader capisce la necessità di fare compromessi e i pericoli dell'odio che li rende troppo simili agli umani, cosi pieni di significato sono i due primissimi piani che aprono e chiudono il film, il primo è uno sguardo agressivo da fiero cacciatore e l'ultimo è uno sguardo piu compassionevole e sofferente.
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