Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Guillermo del Toro
Genere: Noir, Thriller, Psicologico
★★★ 😰
Uomo che scappa dai traumi del suo passato finisce in un circo dove impara ad imbrogliare la gente. Noir Retrò che ha un forte componente psicologica e onirica con traumi e dolori dei personaggi che bruciano e cercano di uscire fuori dal sottosuolo e con una storia circolare fatalista sullo sfruttamento del dolore che sfocia sempre piu nel sangue. Tutto visivamente è davvero bello con una fotografia dorata, un atmosfera tesa e un look ricercato molto buono, specie la prima parte al circo è ottima con la pesante cupa pioggia umida, il tunnel infernale dei peccatori, la bocca di satana, l'occhio demoniaco, l'inquietante neonato nella giara, una donna ragno, i fulmini della sedia elettrica, bella la ruota illuminata a forma di stella, e poi Willem Dafoe con il suo spettacolo macabro è davvero ottimo. Poi però si abbandona il circo e il film diventa tristemente un generico noir in città con tanto di moglie triste, femme fatale e pipponi moralisti, dopo la prima ora si sente la mancanza del circo ed è quasi un altro film con un ritmo lento e una storia sempre piu pesante, resta la componente psicologica e il fascino di come magicamente riesce a manipolare la gente con le tecniche da mentalista ma le ha sempre tutte vinte in modo assurdo e sai gia che arriverà la punizione, cosi è solo una lunga e noiosa attesa verso il finale che arriva anche piuttosto pasticciato. Bradley Cooper qua non è male ma è fin troppo stoico e legnoso per funzionare come protagonista, non provi niente per lui, cosa vuole? cosa non vuole? non si capisce mai, non sei mai dalla sua parte e il suo essere distaccato rende impersonale e distaccata l'intera vicenda che parla di senso di colpa e peccato. Insomma mi piace la messa in scena, l'atmosfera e il look ma non sono riuscito ad amare gli eventi del film, specie la seconda parte che dura anche troppo.
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