Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Fran Kranz
Genere: Dramma
★★★ 😢
Due coppie si riuniscono nel retro di una chiesa per chiarirsi e affrontare il loro dolore. Pacato dramma tutto in una location che mette con semplicità ma efficacia quattro personaggi intorno ad un tavolo e li fa parlare e discutere del loro trauma e del loro dolore in modo sentito e commovente, mi piace come viene presentata la situazione con tanti momenti di imbarazzo e disagio, cosi come si sente negli attori tutto il malessere che hanno dentro che ribolle e fatica a contenersi, ed è bella questa disperata voglia di trovare un contatto, di aprirsi, capire, cercare una ragione a quello che è successo, è un dialogo che nasce da tanta rabbia ma che prova ad andare oltre in un percorso di accettazione spirituale e cristiana molto sincero. La prima mezzora è interessante anche per come la situazione appare misteriosa e viene da chiedersi cosa sia successo esattamente, poi quando viene spiegato il trauma diventa prima un atto di accusa al ruolo di essere genitore e poi un intima esperienza di sofferenza dove anche noi spettatori siamo prigionieri in quella stanza, insieme a questi personaggi siamo bloccati in questo dolore che non sembra avere soluzione, tutto è comunque piuttosto lento e sentire questo dolore solo a parole diventa sempre piu pesante, ad un certo punto i monologhi e gli aneddoti sul passato mi hanno iniziato ad annoiare e vista la situazione i dialoghi che analizzano gli eventi iniziano a sembrare forzati e poco realistici. Resta comunque un film fatto bene, buona la presentazione della chiesa gestita da persone modeste ma dal grande cuore, l'apertura del tavolo, il ruolo dei fiori, il simbolico nastro rosso, come il gruppo si spacca nella discussione allontanandosi dal centro e il climax finale nella sua semplicità è piuttosto toccante e riesce a depurare da queste sensazioni negative costruendo con delicatezza una profonda esperienza terapeutica.
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