Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Valdimar Jóhannsson
Genere: Dramma Folk
★★★ 😳
Su una sperduta montagna nebbiosa una coppia di allevatori cerca di superare un lutto. Lento dramma che con approccio realista narra quella che tranquillamente può essere una fiaba folkloristica, c'è il vuoto, la solitudine, il peccato, la colpa, lo spavento, il delirio e la follia in cerca di una possibile felicità con gli uomini che sfidano apertamente le leggi universali della natura, e seppur il tutto è fin troppo lento ed asciutto la regia è buona con pochi dialoghi e grandi respiri, specie l'inizio mi ha colpito per come vengono inquadrati gli animali in modo moooolto inquietante, le scene d'apertura con gli animali mi hanno davvero spaventato. Poi però qualcosa si rompe, viene visualizzata una certa cosa in un modo che appare esilarante, è ridicola, assurda, mette a disagio, ti tira completamente fuori dal film e ti sembra di stare guardando una pessima pubblicità di una cioccolata, è quel tipo di cosa che dici "ok capisco cosa mi vuoi dire ma lo hai fatto male", e oltre questo problema non mi ha convinto lo sviluppo della storia, sembra come se il film non avesse ben chiaro come sviluppare questa idea concettuale, ad un certo punto si aggiunge alla coppia il fratello per creare altro conflitto alla vicenda ma lui è sprecato e non fa nulla di concreto, non riesco a capire nemmeno il perché delle sue scelte dove in due o tre occasioni si ferma dal fare delle cose che sembrava molto determinato a fare. Nel complesso lo consiglio di vedere per le curiose e strane sensazioni di disagio che ti offre ma resta un film troppo lento, ha una sola idea ma la usa male e non riesce a visualizzare nel concreto la tragedia di una matrimonio spezzato dall incapacità di andare avanti.
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