Recensione Film
Anno: 1968
Regia: Stanley Kubrick (+)
Genere: Fantascienza, Arthouse
★★★★★ 😲
Il ritrovamento di uno strano e misterioso monolite nero causa un cambiamento nella storia dell umanità. Leggendario film di fantascienza che pieno di ambizione affascina, sconvolge, disturba, inquieta, intriga fino a confondere totalmente con un ultima folle parte da puro cinema sperimentale, Il monolite è al centro di tutto il discorso sull Evoluzione del uomo ed è magnificamente presentato con un fascino mistico e religioso, è una perfetta Metafora dalle mille interpretazioni che funziona senza tanti spiegoni ma solo attraverso le sensazioni che trasmette la sua inquietante presenza. Toccarlo è raggiungere e superare una barriera, il limite del conosciuto, Kubrick parte con una grande sollennità sinfonica mostrando la grandezza geometrica dei pianeti e poi butta a sorpresa lo spettatore in un deserto in mezzo alle scimmie che sono quello che siamo nel profondo, l'umanità nasce alla scoperta che un semplice osso può diventare un'arma per dominare un mondo selvaggio di caos e brutalità che viene abbandonato nel futuro dove gli uomini sembrano piu calmi e tranquilli grazie alla comodità della tecnologia, viaggiare nello spazio è rilassante, le navette si muovono con calma e grazia, fanno manovre sotto note di valzer ma quando la tecnologia abbandona l'uomo si ritrova nuovamente insignificante, perso e solo nel vuoto dello spazio contro la sua stessa creazione, Hal 9000 con il suo gelido e iconico obbiettivo rosso è l'ostacolo piu grande dell uomo che viene tradito dallo stesso principio di sopravvivenza che lo caratterizza. 2001 è Assolutamente un film unico e visionario, che portava nello spazio gli spettatori prima ancora che l'uomo andasse sulla luna, colpiscono i dettagli realistici e precisi delle manovre di atterraggio, bello che mostra videochiamate, cibo sintetico e palmari anni prima che esistessero per davvero, Il design dei set è incredibile e realistico con queste forme a cilindro che ruotano, gli effetti della gravità o i modellini sono stupendi, ma anche il solo uso del sonoro è un capolavoro, con la musica classica per costruire solennità, i cori mistici intorno al monolito, i rumori ambientali o l'affannoso respiro ASMR che aumenta la tensione fino all utilizzo perfetto di un gelido silenzio horror. Non è certo una visione facile, specie per chi lo vede per la prima volta, il mistero del monolite, i ritmi lenti e la struttura narrativa divisa in atti cosi diversi non cattura subito, e il trip finale di puro astrattismo metafisico non fa altro che respingere, ma ancora oggi resta una visione imperdibile per ogni amante di cinema, e se poi ci pensi nell insieme ogni elmento si rafforza a vicenda e funziona a descrivere artisticamente il filosofico percorso dell uomo attraverso il tempo e lo spazio schiacciato dall immensità infinita dell universo.
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