Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Cary Joji Fukunaga
Genere: Spy story, Azione, Thriller
★★★ 😏
James Bond deve fermare un pazzo che vuole usare un super virus. Quinto e ultimo capitolo dell era Craig che chiude abbastanza decentemente questo 007 grazie a buone scene d'azione e un percorso di crescita umano dove Bond è costretto ad abbandonare definitivamente il suo Ego per pensare al futuro e diventare un vero eroe da leggenda. Mi piace molto la gelida scena d'apertura per come ha toni horror da home invasion con l'assalto di questo inquietante antagonista con la maschera, bello il momento romantico a Matera dove tutti bruciano i loro traumi per esorcizzarli e Madeleine brucia il ricordo del tizio mascherato mentre Bond va sulla tomba di Vesper per provare a dimenticarla bruciando il foglietto che le ha lasciato, poi parte fantastica scena d'azione ed è una goduria la scena con la super auto circondata con un bond arrabbiatissmo perchè pensa di essere stato nuovamente tradito, molto fascinoso l'assalto all laboratorio, bello lo scontro nella foresta nebbiosa, è curioso come il super nano-virus assomiglia molto al foxdie di metal gear solid e mi è piaciuta tutta la missione finale sull isola perché finalmente dopo 5 film si respirano atmosfere bondiane classiche per salvare il mondo da cattivone. Tutto il Cast convince e sono buoni i personaggi di supporto come Q e Moneypenny, appare poco ma Ana de Armas funziona benissimo come giovane ed esuberante agente e rende la missione a Cuba abbastanza divertente, fa piacere rivedere l'amico della CIA Felix e il rapporto diventa anche piuttosto toccante, Léa Seydoux piange sempre ma recita bene, funzionano gli atriti con l'M di Ralph Fiennes e con la nuova nuova agente nera che parte arrogante e gelosa ma poi mi piace che restituisce il numero ufficiale a Bond in segno di rispetto, anche i cattivi non sono male da quello traditore che per fortuna muore male schiacciato da auto, il tipo ciclope senza un occhio, odiosissimo il ridicolo dottore baffone che sviluppa il virus, decente il Blofeld di Christoph Waltz che mi aveva fatto schifo nel film passato ma qua è presentato con un certo fascino in prigione seduto su una strana gabbia, e seppur molto generico il Safin di Rami Malek ha la giusta intensità drammatica per funzionare e mi piace l'idea della maschera, come è mosso dal dolore sia fisico che mentale ed è molto inquietante come tiene in ostaggio la bambina. Ma è un peccato che il film sia cosi lungo ed estenuante perchè diventa poco riguardabile, verso la fine la serietà e il melodramma diventa molto pesante, non mi piace come all inizio Bond scarica Madeleine in modo forzato e almeno i due potevano parlarsi un minimo, capisco che gli è esplosa in faccia una bomba e per colpa di Vesper ha problemi di fiducia ma in una storia è sempre un errore creare incomprensioni facilmente evitabili con una chiaccherata, anche il fatto che lei fa da psicologa a Blofeld è forzatissimo e non ha senso visto che dovrebbe odiare l'uomo che ha rovinato la sua vita e quella del padre, a parte questo il film funziona come gran finale dell era Craig che è stato un Bond decisamente diverso da quelli passati per il suo essere piu fragile, complessato e vulnerabile all mondo femminile, e parlando di fiducia, sacrificio e andare oltre all Egoismo per costruire una famiglia e un eredità da tramandare nel poco tempo che abbiamo in questa vita il film fa anche un buon omaggio usando le note di "We Have All the Time in the World" per connettersi al romanticismo tragico di On Her Majesty's Secret Service.
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