30 luglio 2021

Jungle Cruise

Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Jaume Collet-Serra
Genere: Avventura, Supernatural

★★ 😐

Dottoressa parte per il sud america in cerca di un petalo magico che guarisce da qualsiasi cosa. Film d'avventura Pulp alla indiana jones con pesanti scopiazzature anche ai film dei pirati dei caraibi dove si punta molto su effetti visivi digitali molto marcati per intrattenere e nel complesso il tutto è caruccio e ha una calda atmosfera Spilberghiana anche grazie ad una collona sonora che richiama molto a quelle di John Williams, carine le scene di fuga iniziali, Emily Blunt e The Rock se la cavano e guidano bene l'esplorazione con battibecchi e tensione romantica interessante, il fratello della protagonista era partito come un odiosa spalla comica viziata ma diventa sempre piu cazzuto, Jesse Plemons fa un cattivone molto sopra le righe ma è divertente nel suo sommergibile e uniforme cosi come certi mostri hanno un concept design davvero figo. Un peccato che nonostante La calda atmosfera il film nel complesso è dimenticabilissimo e non eccelle in niente, l'introduzione non intriga e non ti fa venire la voglia di andare alla caccia di questo magico petalo, il viaggio sul fiume che dovrebbe essere il cuore della storia è noiosetto e svogliato con le solite cascate e i soliti nativi con la cerbottana, c'è un colpo di scena interessante ma lo spiegone drammatico che parte è fatto malissimo con in sottofondo una stupida musica rocckeggiante che rovina tutto, la maggior parte degli sfondi è fatta in computer grafica con un pessimo Green screen che rende tutto fintissimo e plastico, e i mostri digitali per quanto belli sono troppo esagerati sempre con una computer grafica ossessiva che satura lo schermo, è un film ossessionato dal digitale e non c'è raffinatezza, ti spara addosso con volgarità cose per impressionarti ma queste robe magiche non convincono mai del tutto e anzi stonano parecchio con il tono presentato all inizio. Insomma è un'avventura fantastica che vuole a tutti i costi divertire con i suoi eccessi di computer grafica, i mostri affascinano anche ma il tutto finisce comunque per essere profondamente blando e mediocre.

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