Recensione Film
Anno: 2020
Regia: Florian Zeller
Genere: Dramma
★★★★ 😢
Un uomo anziano sempre piu demente lotta con la realtà per capire cosa sta succedendo. Dramma domestico che esplora la malattia dell anzianità e la perdita della memoria attraverso gli occhi del malato stesso, infatti con quest approccio quasi surreale e onirico noi spettatori capiamo meglio della stessa figlia la tragedia che sta vivendo, vediamo in prima persona la confusione del protagonista che si trova confuso a viaggiare tra lo spazio e il tempo mischiando volti, eventi, scene e situazioni, ed in questo cortocircuito narrativo nascono cosi scene tragiche dove il passato non esiste e va continuamente spiegato ma anche momenti inquetanti come quando appaiono estranei misteriosi in casa o c'è una cena che inizia e finisce nello stesso modo in un drammatico loop di dolore e litigi familiari. Un personaggio in eterna confusione quindi che gira sempre con un gigantesco punto di domanda sulla testa e sopratutto che salta continuamente di umore, Anthony Hopkins è molto bravo a renderlo spaesato, orgoglioso, paranoico, arrogante, infantile, allegro e triste, con gli occhi bassi o spalancati perduto in se stesso e nella sua condizione, cosi come è brava Olivia Colman che con estrema pazienza soffre e subisce cercando di aiutare il padre divisa tra lavoro, badanti e compagni difficili. Nel complesso è un tragico dramma che ci ricorda quanto l'ultima tappa della nostra vita sarà una vera merda.
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