Recensione Film
Anno: 2020
Regia: Patty Jenkins
Genere: Cinefumetto
★★ 😳
Wonder Woman deve fermare crisi mondiale nata da Pietra magica che Esaudisce tutti i desideri. Nono Film dell Universo filmico DC ambientato nei colorati anni 80 che nonostante vari difetti e leggerezze imperdonabili nel complesso mi ha sodisfatto, mi piace l'introduzione in stile giochi olimpici, il romanticismo in aereo e il grande punto focale sull infanzia da proteggere visto che spesso i cinefumetti si dimenticano dei piu piccoli, ma la vera star del film è Pedro Pascal, lui qua è fantastico e mi è piaciuto molto, da tempo non amavo un cattivo cosi, è inquietante, piacione, avido, carismatico, vuole tutto, ama tutto, crea disastri, ma è anche molto umano, un imbonitore che racchiude il potere dei media e della politica vendendo sogni reali che diventano presto incubi, no davvero Pedro e i poteri incredibili del suo personaggio salvano il film dal disastro, lui è un gigante che si mangia ogni scena, sopratutto se messo a confronto con la pessima recitazione spazzatura di Gal Gadot che resta inadatta al ruolo, non ha presenza fisica nelle scene d'azione e non ha presenza emotiva in quelle piu sentite. Un peccato che Il film ha le solite pacchianerie inguardabili da cinefumetto, i costumi fanno cagare e non rendono iconica la supereroina, c'è una Pessima computer grafica senza gravità dei corpi, slowmo enfatici al limite del patetico, Una vergognosa scena d'azione contro un convoglio, Il lazo della verità è si magico ma viene usato in modo troppo assurdo e oltre i limiti accettabile, il tutto dura 30 minuti di troppo, la nascita e presentazione di Cheetah non convince del tutto e tecnicamente il film sembra poco piu di una robetta televisiva. Oltre a questo la musica all inizio mi appariva buona ma poi diventa troppo ossessiva e nella scena del volo spuduratamente scopiazza la famosa Ost del film Sunshine! (ma dai!), c'è poi il facile e abusato messaggio sul "stai attento a cosa desideri" che appare gia vecchio e ritrito fin da subito, ma devo dire che la pesante retorica moralista del finale mi a toccato il cuore, specialmente grazie al carisma di Pedro Pascal e a quell abbraccio sentito tra padre e figilo.
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