1 settembre 2020

Il Grande Silenzio

Recensione Film
Anno: 1968
Regia: Sergio Corbucci
Genere: Western

★★★★ 😨

Nel gelido Utah i Cacciatori di taglie stanno diventando sempre piu violenti e qualcuno dovrebbe fermarli. Western italiano che immerso nella neve, il gelo ed il freddo rappresenta un idea atmosferica di morte, si vede un mondo spietato dove l'unico valore della vita è l'arido profitto e la Legge diventa solo una regola del gioco da aggirare. Infatti qua i famosi Bounty Killer non hanno niente di romantico o eroico e mi è piaciuto come i personaggi non sono criminali ma agiscono sempre sul filo della legalità sfruttandola a piacimento come l'uso della "legittima difesa" che diventa solo una scusa per facili omicidi. Tecnicamente Il film è piuttosto buono, ha un grande antagonista memorabile, un ambientazione nella neve riconoscibile, ci sono piacevoli momenti di tensione, una pacata scena romantica che diventa calda e intensa e mi ha sorpreso come il patetico sheriffo evolve come personaggio, ma il ritmo a volte è fin troppo lento, il doppiaggio italiano è un po' fatto con il culo e non ho sopportato i tantissimi campi lunghi di gente a cavallo nella neve, ce ne sono almeno il doppio del necessario e appaiono piuttosto ridondanti. C'è poi la colonna sonora di Morricone che è si buona e molto atmosferica ma non mi ha convinto del tutto, Comunque la qualità del film è nel suo approccio al Tragico e selvaggio west, all inizio in apparenza sembra la solita solfa cliché western, c'è l'eroe figo che spara veloce, il viscido cattivo, la bella vedova che vuole vendetta, ma poi nel complesso la storia si sviluppa e vuole dire qualcos'altro, ha un messaggio piu amaro e cupo, il Grande Silenzio è il protagonista Muto ma il titolo è ambiguo e si riferisce sopratutto alla morte, le stragi, il sangue, e nel Gelo il film offre la sensazione di una generale mancanza di umanità.

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