Recensione Film
Anno: 1968
Regia: Sergio Corbucci
Genere: Western
★★★★ 😨
Nel gelido Utah i Cacciatori di taglie stanno diventando sempre piu
violenti e qualcuno dovrebbe fermarli. Western italiano che immerso
nella neve, il gelo ed il freddo rappresenta un idea atmosferica di
morte, si vede un mondo spietato dove l'unico valore della vita è
l'arido profitto e la Legge diventa solo una regola del gioco da
aggirare. Infatti qua i famosi Bounty Killer non hanno niente di
romantico o eroico e mi è piaciuto come i personaggi non sono criminali
ma agiscono sempre sul filo della legalità sfruttandola a piacimento
come l'uso della "legittima difesa" che diventa solo una scusa per
facili omicidi. Tecnicamente Il film è piuttosto buono, ha un grande
antagonista memorabile, un ambientazione nella neve riconoscibile, ci
sono piacevoli momenti di tensione, una pacata scena romantica che
diventa calda e intensa e mi ha sorpreso come il patetico sheriffo
evolve come personaggio, ma il ritmo a volte è fin troppo lento, il
doppiaggio italiano è un po' fatto con il culo e non ho sopportato i
tantissimi campi lunghi di gente a cavallo nella neve, ce ne sono almeno
il doppio del necessario e appaiono piuttosto ridondanti. C'è poi la
colonna sonora di Morricone che è si buona e molto atmosferica ma non mi
ha convinto del tutto, Comunque la qualità del film è nel suo approccio
al Tragico e selvaggio west, all inizio in apparenza sembra la solita
solfa cliché western, c'è l'eroe figo che spara veloce, il viscido
cattivo, la bella vedova che vuole vendetta, ma poi nel complesso la
storia si sviluppa e vuole dire qualcos'altro, ha un messaggio piu amaro
e cupo, il Grande Silenzio è il protagonista Muto ma il titolo è
ambiguo e si riferisce sopratutto alla morte, le stragi, il sangue, e
nel Gelo il film offre la sensazione di una generale mancanza di umanità.
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