18 maggio 2020

La Ragazza del Tempo

Recensione Film Animato
Anno: 2019
Regia: makoto Shinkai
Genere: Sentimentale, Teen movie, Supernatural
Titolo JAP: Tenki No Ko
★★★★ 😰

Quindicenne scappa di casa e incontra una ragazza durante un estate di pioggia infinita. Makoto Shinkai torna con un altra emozionale storia sentimentale per adolescenti e il regista si conferma una dell pochissime perle moderne del universo animato giapponese, visivamente è un orgasmo continuo, non c'è paragone con niente, le immagini sono cosi belle che fanno male agli occhi, gocce di pioggia sui vetri, luci divine dal cielo, ambienti urbani magici, ombrelli trasparenti, panoramiche dall alto, cibi cucinati, un tenero gattino, il caos di una casa, un bicchiere con i cubetti di ghiaccio, delle piante su una scala, il traffico, gocce di pioggia che rimbalzano su una pozzanghera, il regista vola in un campionato tutto suo, certo a volte si vede troppo che sono fotografie trattate al computer e si potrebbe dire che "bara" ma anche se gli sfondi non sono veri disegni chisse ne frega, il film ha una ricerca fotografica pazzesca e raramente si presentano inquadrature banali o inutili. Questo è un "rain movie" e la pioggia al centro di tutto, pioggia come lacrime, oppressione del mondo in cerca di sole, luce e speranza, ma anche pioggia come caos adolescenziale a cui bisogna rinunciare per diventare adulti, o almeno cosi dovrebbe essere ma il protagonista non fa esattamente questo ed è interessante l'ambiguità morale della decisione finale che sembra quasi abbracciare il cambiamento climatico invece che provare a fermarlo (che è anche un grosso vaffanculo al collettivismo asiatico che mette sempre il bene di tutti prima del bene individuale), ma tolto il simbolismo della pioggia e analizzando nel dettaglio la tecnica qualche difettuccio salta fuori, ad esempio all inizio tutto è caotico e si fa fatica a capire dove diavolo la storia vuole andare a parare, il film abusa di montaggi musicali che appesantiscono il flusso della narrazione per non parlare dell uso delle canzoni pop per spingere i climax emotivi che ne finisce una e ne parte subito un altra, poi un grave errore è che non viene presentato bene il passato dei personaggi, questo è sbagliato perché il film se la prende comoda e presenta il divertimento, la voglia di ridere, scherzare, amare ma questo spirito di leggerezza non funziona se manca una sostanziale premessa drammatica, qua sai che i protagonisti hanno sofferto perché viene spiegato o fatto inutire velocemente ma lo spettatore non ha vissuto in prima persona questa sofferenza, manca un sostanziale elemento di dramma iniziale per costruire una comprensibile voglia di fuga. Detto questo il film mi ha convinto, raggiunge vette emozionali che non credo possano essere replicate facilmente.

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