Recensione Film Animato
Anno: 2019
Regia: Gints Zilbalodis
Genere: Survival, Arthouse, On the road
★★ 😪
Ragazzo finisce su un isola e braccato da un gigante Oscuro cerca un
modo per raggiungere la salvezza. Un Artistico on the road animato senza
dialoghi che per stile e toni minimalisti mi ricorda quei tipi di Indie
Games lineari tipo Journey o inside, ma questo piu che un pregio è un
difetto perché l'esperienza narrativa finisce per essere troppo su
binari e piatta nel profondo, il ragazzo non convince mai, è un
non-personaggio senza identità o personalità, non si sa chi è, cosa
vuole, cosa ha fatto, nulla, e in piu le sue difficoltà non si
percepiscono mai, poteva essere un survival emotivamente intenso ma non
lo si vede veramente soffrire, arrabbiarsi, ridere, gioire, è
praticamente un robot con un vago obbiettivo senza valore e per questo
lo spettatore non riesce mai a immedesimarsi o parteggiare per lui.
Tutto appare forzato, la mappa con l'obbiettivo, la moto è chiave dell intero film e
spunta dal nulla al centro del pecorso, gli archi di pietra sono chiari
checkpoint da videogioco,il mostrone nero è entità filosofica che vuol
dire tutto e non vuol dire niente, dovrebbe essere un mostro minaccioso
ma come antagonista è patetico e svogliato, dopo un po' smette di far
paura e diventa un vuoto meccanismo narrativo che serve solo a spingere
in avanti la trama. E poi ci sono le visuali che vogliono colpire
emotivamente il cuore dello spettatore ma raggiungono tristemente la
pretenziosità per come il tutto non ha un vero senso, per non parlare
del simbolismo del volo e degli uccelli che è martellato cosi tanto che
diventa stucchevole e insopportabile. Ma l'errore piu grande è il ritmo,
potevo chiudere un occhio sui difetti se il viaggio nel complesso era
godibile ma tutto scorre male e appare monotono, si fa seriamente fatica
a restare agrappati ad una storia cosi blanda e senza emozioni, peccato
perché alcuni momenti sono belli come il pozzo a spirale dei gatti, le
interazioni con le tartarughe o la money shot a specchio sull acqua ma
ogni qualità viene rovinata da un perdere tempo inutile che non va da
nessuna parte, spesso il ritmo è cosi atroce e pieno di tempi morti che
ti fa cadere le palle, per come si allungano le scene piu del dovuto
questo film mi sembra il classico corto annacquato e trasformato in un
lungometraggio con la falsa pretesa del "viaggio artistico minimalista".
Insomma è un film che ci prova in tutti i modi a volare alto ma non ne
ha la forza Registica, narrativa e tecnica, è solo una bolla di sapone
che non riesce a convincere mai.
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