Recensione Serie tv
Anno: 2019
Showrunner: Lauren Schmidt Hissrich
Genere: Fantasy
Episodi: 24
★★★ 😌
Cacciatore di mostri lega il suo destino ad una ragazza speciale che ha il potere di cambiare il mondo. Basato sui libri di Andrzej Sapkowsk questa serie fantasy è piena di tanto potenziale inespresso che fatica ad uscire fuori, la prima stagione presenta goffamente i personaggi ma pasticcia con le linee temporali risultando in un matassa che salta avanti ed indietro nel tempo che confonde lo spettatore e divide i protagonisti con una trama iniziale folle che fa rabbia e ribadisce quanto le storie devono essere il piu possibile eseguite in ordine cronologico, la seconda stagione funziona meglio e intorno all addestramento nella fortezza di Kaer Morhen racconta una storia piu coesa sviluppando il rapporto con Ciri dandole sempre piu importanza come fulcro narrativo infatti oltre a mostrare la caccia di mostri la serie parla del ruolo di essere genitore con i due protagonisti principali, Geralt e Yen, che devono andare oltre i loro egoismi per diventare effettivamente dei buoni genitori surrogati. Ma la terza non fa nulla per catturare lo spettatore e va per inerzia e cosi nonostante un lieve crescendo a livello di produzione la scrittura della serie non riesce ad offrire grandi momenti di qualità troppo legata al solito chiacchericcio situazionale che non va realmente da nessuna parte, sopratutto l'intreccio degli episodi mi annoia e si focalizza su troppi personaggi saltando sempre da un ambientazione all altra e complicando troppo le storie da raccontare. Ma non è solo la scrittura anche Tecnicamente resta blanda e legnosa con una regia da soap opera che non convince mai, le magie sembrano posticce, le battaglie con i fintissimi mostroni digitali sono troppo veloci e poco interessanti ma devo dire che si impegnano ogni tanto per le scene d'azione con la spada che sono piuttosto dinamiche, resta il fatto che è un mondo fantasy che si respira e capisce poco, manca d'identità e tutto risulta troppo generico. Da amante dei videogiochi mi piace comunque che tutto funziona come un grande prequel, il bardo Jaskier (Ranucolo) è simpatico e restano nella testa le sue canzoni come quella fantastica "toss a coin to your witcher" dell ep 2, mi piace molto anche questa Yennefer molto fragile e insicura che parte da essere un brutto sgorbio per poi con grandi sacrifici diventare una grande maga, mentre Il Geralt di Herny Cavill non riesco proprio a sopportarlo, è un tonto brontolone muscoloso che non ha la sagacia, il carisma e il cinismo che ho amato nel videogioco, sono praticamente due Geralt diversi e mi manca la forza empatica che mostrava in witcher 3 dove sentivi l'emotività nel rapporto con gli altri e poi cè il solito errore progressita che odia i maschi e spacca la
forza del protagonista perché troppo eroe macho vecchio stile e cosi
geralt viene messo da parte ed è poco padrone della storia. Nel complesso non è un disastro, si lascia guardare e alcune cose sono carine ma è un peccato che non riesce mai a brillare e a convincere, tutto è tristemente troppo mediocre e non raggiunge mai le qualità dei libri o dei videogiochi.
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