27 luglio 2019

Once Upon a Time in Hollywood

Recensione Film
Anno: 2019
Regia: Quentin Tarantino (+)
Genere: Commedia, Thriller, Slice of Life, Meta
★★ 😕

C'era una volta Tarantino, uno che riusciva a creare cult ispirati da cult, uno che con orgoglio (e tanta ludica voglia di osare) scopiazzava da cosi tante fonti diverse che alla fine nascevano mosaici postmoderni unici e memorabili, c'era appunto perché adesso non c'è piu. In questo film vediamo le "pazze" avventure di un attore in declino e del suo amico stuntman, ed il tutto è solo L'ENNESIMA stramaledetta lettera d'amore al cinema e alla tv, lo stile di Tarantino è sempre quello ma è chiaro che con l'età è diventato sempre piu indulgente con se stesso ed ecco che le scene durano una manciata di secondi di troppo, i primi piani, le strizzate d'occhio, Il Gioco all eterna autorefenzialità dei suoi passati film, i dettagli e le infinite citazioni alla cultura pop diventano sempre piu insopportabili, è una marea di gigantesca spazzatura buttata addosso allo spettatore che rischia di annegare nel citazionismo, è come entrare in una soffitta e venire travolti dalle pile di poster, dischi e vecchie riviste impolverate. Un Peccato perché di momenti che fanno sorridere ce ne sono, vedere DiCaprio patetico ha il suo fascino cosi come fa piacere vedere i suoi sforzi come attore in situazioni meta-western, e funziona Il macho brad Pitt che incarna e rappresenta lo charme delle dure ed invincibili star di copertina del passato, poi qualche rara scena è davvero fatta bene come il litigio con Bruce Lee e il gioco di tensione in una strana visita nel deserto, Ma nonostante gli sforzi il film è troppo frammentato e indigeribile, mi sono davvero annoiato, è un grande matassa che non dice nulla di concreto, per tutto il film dici ok, vabbe, insomma e...tutto qui? sti cazzi! speri in qualcosa di graffiante, cinico, surreale, potente, irriverente, vuoi stile e invece c'è l'ennesima pigra citazione che non interessa a nessuno, non c'è Passione, non c'è niente, non ci sono veri personaggi, non c'è una bella storia d'amicizia perché i due protagonisti manco si parlano veramente, non ci sono veri personaggi femminili ma solo bambole da feticizzare e picchiare sessualmente, non c'è nulla, solo tristezza perché arrivano i ricordi dei primi grandi film, e la meta-rilettura storica non funziona come in Inglourious Basterds perché il delitto di Sharon Tate manca di contesto e chi non conosce i fatti non capirà neanche il senso che si cerca di trasmettere, che è cosi solo una caciara all americana stupidissima e grottesca ma è anche molto patetica e disperata di essere "memorabile", e non contento si ribadisce quanto mostrato per vantarsi della grande idea geniale "si esatto...è successo questo! folle verooo?????? Praticamente in questo film si sommano tutti gli errori di Tarantino che ha fatto nei precedenti film, e quello che funzionava in passato stranamente non funziona piu, persino "Death Proof" era un film piu solido di questo compiaciuto discorsone sul potere del (suo) Cinema che gli ha aperto i cancelli di hollywood.

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