Recensione Film
Anno: 2019
Regia: Steven Knight
Genere: Thriller, Psicologico
★ 😵
Matthew McConaughey è rozzo pescatore d'altura che vuole a tutti i costi catturare un Pesce Speciale ma si trova costretto a lottare con la voglia di uccidere qualcuno. Un Thriller psicologico che azzarda molto e si immerge spesso nel ridicolo per presentare la sua intricata meta-trama ma devo dire che di base l'idea non era male perché vuole descrivere un conflitto tra Livelli di coscienza molto interessante, con il suo rapporto tra creatura, creatore, Io, super-io e subconscio si cerca di delineare una intima e disperata battaglia interiore piuttosto profonda e piena di esistenzialismo, libero arbitrio, desideri in contrasto, paura e senso di colpa. Come sempre accade però non basta l'idea ma è necessaria un esecuzione all atezza che elevi il materiale presentato, e il film anche con una buona recitazione e una fotografia nella media, dal punto di vista della scrittura è quasi completa spazzatura, ed è poi tutto un gigantesco metaforone freudiano sull aggessività adolescenziale, la sottigliezza non esiste, l'esposizione vomita addosso ogni cosa e non resta nulla allo spettatore, ci sono ridicoli misteri ma poi si capisce tutto, si capisce anche troppo! e la storia principale non ha abbastanza forza, dispiace ma è ancora una volta l'ennesimo film pretenzioso dove il Sottotesto si mangia il testo e quindi ogni metafora non funziona, addirittura qua la storia simil Thriller/noir del pescatore viene completamente fagocitata dal sottotesto e non resta altro che ridere agli elementi surreali e all modo patetico con cui si cerca il colpo di genio narrativo. Certo se sei un regista come Lynch esperienze psicologiche come queste possono diventare veramente potenti, inquietanti, misteriose ma Steven Knight usa questo ridicolo tecno-romanticismo che trasforma il tutto in una gigantesca supercazzola per famiglie. Insomma è un film che voleva volare alto con i suoi temi psicologici ma si sfracella al suolo miseramente spaccandosi tutte le ossa in una poltiglia di sangue, da guardare solo per farsi due risate pieni di curiosità nel vedere quanto pazzesco è il suo disastro.
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