Recensione Film
Anno: 1967
Regia: John Boorman
Genere: Thriller, Psicologico, Revenge,
Titolo ITA: Senza un Attimo di Tregua
★★★★ 😰
Criminale vuole vendetta dopo essere stato tradito dall amico e dalla
moglie. Un revenge/Crime/Thriller psicologico che parte confusionario
con continui salti di spazio e di tempo che indicano una confusione
mentale ma anche una Prigione onirica in un mondo che non sembra del
tutto reale, infatti il dubbio che sia tutto un sogno non va mai via e
piu che un essere umano lui sembra un fantasma o una maledizione che
porta solo morte in questo avido mondo criminale. E seppur confuso
l'inizio è decisamente la parte migliore del film, il montaggio tra
veloci flashback e uso del sonoro gioca con le sensazioni e i ricordi,
ottimo è quel furioso camminare per il tunnel che si tramuta in un
inesorabile ritmo che annulla le distanze tra lui e la moglie, cosi come
misterioso è il tempo passato con lei, non si capisce se lui l'ha
uccisa o se si è uccisa, non si capisce quanto tempo ha passato in
quella casa, pochi istanti diventano giorni diluiti in una profondo caos
di sensazioni. Un peccato che andando avanti il film perde molto di
questo approccio psicologico e diventa quasi un generico thriller dove
lui va in giro a minacciare tutti con la pistola, questa voglia di
riscatto perde forza e cosi anche la storia perde mordente, chè è
ovviamente qualcosa di voluto ma tutto diventa poco interessante una
volta che la vendetta è compiuta, c'è poi Lee Marvin che è un pezzo di
legno, non è un mostro di carisma e il suo essere freddo e stoico
contrasta troppo con lo stile del film che prova a mostrare il suo
conflitto interiore. Comunque tolto qualche momento morto e un terzo
atto non proprio perfetto In fin dei conti era il '67 e questa voglia di
sperimentare con le sensazioni per entrare nella testa del protagonista
è da apprezzare ancora oggi.
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