16 dicembre 2018

Agente 007: Licenza di Uccidere

Recensione Film
Anno: 1962
Regia: Terence Young
Genere: Spy Story, Thriller, Avventura
Titolo Originale: Dr NO
★★★ 😏

L'agente segreto 007 viene Inviato in Giamaica per indagare su un omicidio. Il primo storico film della saga presenta il famoso personaggio e tutti quegli elementi che diventeranno delle costanti per i film successivi, la musica, il capo M, moneypenny, il casinò, la pistola, il martini, lo smoking, l'amore per il rischio e il suo essere un gigantesco puttaniere. Ed è Facile criticarlo oggi e dire che tratta male le donne ma lui e il suo mondo rappresentano una forma di escapismo per gli uomini degli anni 60 schiacciati dalle rigide regole di responsabilità dell epoca, Bond incarna bene un sogno di libertà che gli permette di andare in posti esotici e pericolosi a fare l'eroe fascinoso, autoritario, sicuro, deciso, pronto a qualsiasi evenienza, sempre una mossa avanti ai suoi nemici, ama il rischio e si porta a letto amiche e nemiche, è praticamente un turista sessuale che rischia sempre qualche malattia venerea. Questo primo film è un po' rigido ed impostato ma presenta bene questo mondo al pubblico dell epoca con un buon mix di thriller e avventura Pulp, per tutta la prima ora Bond veste elegante anche sotto il sole alla ricerca di indizi mentre nella seconda parte togliendosi la giacca si abbraccia quella natura da fumetto con venere che spunta dal mare, isola esotica del cattivone, draghi e classico salvataggio del mondo, ottima la primissima presentazione del personaggio con quel "Bond, pausa, James Bond" che è di sicuro un momento iconico perfetto, bello appiccicare un capello sulle porte dell armadio per capire se è entrato qualcuno, mi piace la fuga nei condotti di areazione per come è asciutta e senza musica e poi funziona la scena della tarantola perché è l'unico momento dove il personaggio prova vera paura. E Bond funziona perché vive di Stile, è il tipo che aspetta un killer giocando a solitario e poi lo ammazza con una sigaretta in bocca, e fantastiche sono le sue battutine, arriva con un cadavere in macchina e dice al parcheggiatore "stai attento a non farlo scappare" Fa schiantare da dirupo un carrofunebre "ma cosa è successo?" "andavano ad un funerale" o "Come fai a mangiare in un momento come questo?" "perché sono affamato" E Tra omicidi, suicidi, Inseguimenti, doppigiochi e due o tre scopate il film scorre piuttosto bene ma è chiaro che il finale è di sicuro l'anello debole della storia, tutto infatti si chiude in maniera frettolosa e insoddisfacente, buona l'idea di tenere nell ombra l'antagonista del titolo per creare fascino e mistero ma poi arriva troppo tardi a fare il suo ridicolo monologo e presentarlo solo negli ultimi 20 minuti finisce per essere un errore che lo spreca come personaggio, il tutto resta comunque un Film Cult che ha plasmato l'idea stessa della super spia, è riuscito a creare un ICONA ed è quindi per me difficile giudicarlo obbiettivamente.

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