Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Bo Burnham
Genere: Storia di Formazione, Commedia
★★★★ 😊
Kayla è un ansiosa Ragazza di terza media che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri e con se stessa. Moderna storia di formazione che mostra come in quest epoca di Social restano quelle difficoltà di comunicazione che isolano e rendono la vita un inferno, Un ansietà sociale per me molto familiare e piu volte mi sono piacevolmente ritrovato nelle situazioni che vive la povera ragazza, ecco la falsa sicurezza, il panico, l'euforia, la paura, quel senso di essere in una bolla, la voglia di sprofondare, l'impulsività distruttiva, la confusione, tutto funziona perché qua Il Tono Appare piu sincero del classico film Hollywoodiano tipo e mi piace come la protagonista non è ne una brutta racchia ne una modella perfetta ma è come giusto che sia solo una ragazza normale un po' sovrappeso e piena di brufoli, altra cosa presentata bene è l'approccio alla sessualità , infatti parlando di giovanissimi basta un niente per rendere disgustosa ogni scena ma invece la regia non feticizza il corpo della protagonista e rende comici tutti gli sguardi perversi verso la sua cotta. interessante poi come manca la classica figura dell "amica del cuore" che dovrebbe fare da spalla alle difficoltà della giovane, cosi la solitudine di lei viene marcata in modo piu netto e i video che fa su Youtube diventano un triste grido solitario ma anche l'unico sfogo personale per riflettere e maturare. Buono anche il padre che si trova in difficoltà difronte ad una figlia cosi complicata ma è un peccato che il rapporto difficile tra i due si risolva con un facile monologo davanti al fuoco, mossa che sembra spaccare quel tono di sincerità presentato per utilizzare la carta facile del discorso emotivo, un vero padre se ne sarebbe stato in silenzio e avrebbe ribadito il suo amore con la sua sola presenza senza bisogno di inverosimili monologhi catartici, detto questo è un film semplice con qualche sbavatura ma che riesce ad essere molto tenero e grazioso, e sopratutto riesce a parlare dei giovani meglio di tanti altri film.
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