19 agosto 2018

Welcome to Dongmakgol

Recensione Film
Anno: 2005
Regia: Park Kwang-hyun
Genere: Guerra, Dramedy
★★★ 😳

Negli anni 50 due soldati della Corea del sud e tre del nord fanno amicizia in un semplice paesino tra le montagne. Altro film che parla del "volemose bene" tra le Coree e della tragedia delle divisioni tra stati, questo è una commedia di guerra dolceamara che alterna esagerati e ridicoli Momenti poetici ad altri piuttosto seri e melodrammatici, in pratica raggiungendo un magico spazio neutro tra le due fazioni il film all inizio Esorcizza e si prende gioco della conflitto stesso e di quanto le differenze siano sono una tragica barzelletta mentre nella seconda parte i toni diventano piu seri e io direi anche piuttosto reazionari visto che si attacca con coraggio l'idea di guerra rinunciando a patriottismo e nazionalismo. Visivamente è bello ma solo se si chiude un occhio sugli evidenti effetti speciali, i pessimi greenscreen e un odiosa profondità di campo tutta Sfuocata, degne di nota sono le scene "poetiche" dove si respira la magia con assurde espressioni e slowmo cosi esagerati e ridicoli che quasi funzionano, cosi come bello è vedere questi nemici diventare poco a poco amici, passando dalla diffidenza estrema fino al diventare fratelli e mangiare, fare la cacca e la pipi insieme. Una poetica comunque che forse arriva troppo forzata e il film non è di certo il massimo della sottigliezza, il suo tema centrale è fin troppo evidente cosi come il suo ovvio anti-americanismo rappresentato da attori occidentali che recitano malissimo tanto per renderli ancora piu odiosi e fuori posto rispetto ai fratelli coreani. Insomma penso sia un interessante e singolare film di guerra che cerca di raggiugnere il cuore dello spettatore con il suo romantico stile teatrale ma nonostante ci provi la magia non colpisce come dovrebbe.

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