18 agosto 2018

Disincanto

Recensione Serie Animata
Anno: 2018
Autore: Matt Groening
Genere: Fantasy, Commedia, Avventura
Episodi: 50
★★★ 😳

In un Mondo Fantasy una Rozza principessa rifiuta un matrimonio combinato e insieme ad un elfo e a un demone si imbatte in varie avventure nel regno in cerca del suo posto nel mondo. Dallo stesso Autore dei Simpsons e Futurama Grazie a netflix arriva un altra esuberante serie animata ed essendo la sorella minore di due Storiche e indimenticabili serie tv l'eredità è sicuramente pesante e infatti tristemente non regge il paragone con le altre e fatica sempre a decollare, non mi piace che segue troppo la narrativa orizzontale e gli episodi singoli non riescono mai ad essere memorabili, persino le battute arrivano vuote e fiacche isolate come sono in piccole scenette situazionali. Un peccato perché io amo lo stile di Groening, mi piacciono i colori e il Look della serie, qua gli sfondi sono davvero pazzeschi e disegnati bene, buona la sigla con la fisarmonica, amo i tanti bizzarri personaggi e quel vecchio e sano umorismo senza pretese che mischia gag visuali, gag pratiche, battute, giochi di parole e citazioni dalla cultura popolare, sono carini i personaggi secondari come il rozzo Re Zog, la matrigna salamandra che diventa pirata, il mago, il ciambellano, la gigantessa, il troll con le spade negli occchi, l'esorcista, il principe maiale, o anche satana, e funzionano di sicuro i tre protagonisti principali, Elfo, Luci e Bean sono un buon gruppo ma il fantasy è un genere cosi vasto e dalle infinite possibilità che qua mi è sembrato un mondo troppo ristretto e troppo legato al castello principale, anche quando si espande con la città steampunk, l'inferno e il paradiso mi è sembrata solo una mossa forzata e poco coesa e la serie si salva solo grazie alla lunga guerra contro la madre malvagia di Bean. Insomma è una serie modestissima e mediocre che vive di piccoli momenti simpatici ma non fa mai davvero ridere, non ci sono mai grandi episodi singoli e la storia va avanti facile con pigri colpi di scena e cliffhanger senza riuscire mai davvero a colpire lo spettatore a livello emotivo risultando cosi un'ammasso di eventi fin troppo dimenticabili.

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