21 luglio 2018

Tully

Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Jason Reitman
Genere: Dramma
★★★ 😓

All arrivo del terzo Figlio una Madre di famiglia vive momento difficile e si trova costretta a chiedere aiuto a strana Tata. Un Dramma psicologico che ha un approccio molto caldo e realista, all inizio si sente bene lo stress e la fatica fisica della povera donna, tanti montaggi che saltano velocemente tra ironia e tragedia per descrivere la dura situazione di lei ormai ridotta ad uno straccio vivente, questo infatti è un altro di quei film che ti fa veramente passare la voglia di avere dei figli, un po' come in babadook c'è un bambino odiosissimo che si vorrebbe mangiare vivo, si mostra come la famiglia invece che quel magico luogo di serenità dove rifugiarsi è in realtà molto spesso la piu grande prigione sociale da cui non si può sfuggire in nessun modo. La storia mostra questo chiaro conflitto interiore della donna e sopratutto si attacca piu volte quel "mito della madre forte" che non ha mai bisogno di nessun aiuto, ma nonostante ho apprezzato il film non sono sicuro che si sviluppa nel modo migliore, parte lento, non convince pienamente, tutto va male, poi tutto va bene e infine nel terzo atto arriva la confusa confusione esistenziale che ti fa dire wtf?? con delle scelte di narrativa piene di simbolismi e allegorie fatte per rafforzare l'intero messaggio ma per certi versi finiscono per indebolirlo, visto il tono intimo e realista avrei preferito che il film restasse con i piedi per terra. Comunque Jason Reitman è bravo e pieno di sincera umanità, ha un finale un po' deboluccio ma è un semplice film che funziona, e proprio nel finale mi è piaciuto che il marito ha chiaramente il maglione al contrario, è un piccolo ma raro dettaglio per me molto significativo.

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