Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Luciano Ligabue
Genere: Sentimentale, Politico
★ 😦
Un uomo immaturo entra in crisi di mezz età. Dramma sentimentale da
quattro soldi girato da schifo e che cerca in modo patetico di
allacciare i problemi del singolo ai problemi dell Italia. Accorsi gia
lo odi da i titoli di testa che fa il pagliaccio davanti a mortadella
gigante, no davvero complimenti alla regia che è pessima, tutta primi
piani, Musichette in sottofondo e monologhi esistenziali su ogni cosa,
ad un certo punto persino la moglie lo ammette "mi tocca fare un
monologo" ma guarda Liga non è che ammettendo il problema lo nascondi eh,
con poi un incomunicabilità tra marito è moglie gestita davvero male,
dove l'intera colpa del conflitto viene data alla moglie che ha perso il
figlio e ha tradito una sola volta mentre lui appare come l'onorevole
traditore che ha il cuore romantico e in fondo in fondo ama sempre la
sua compagna, il protagonista qua è un eterno bambino perdutamente
innamorato di se stesso e il film non ha mai il coraggio di attaccarlo,
anzi venera lui e la sua confusione. Mancano poi convincenti archi
narrativi, Ci sono cambiamenti di fortuna cosi netti ed improvvisi da
diventare ridicoli, un momento tutti felici a fare feste e cene a
godersi la vita e un momento dopo tutti depressi, tristi e piagnoni, ad
un certo punto la moglie dice disperata all amica "LUI NON SI LAVA PIU!" e
mi è scappata una risata isterica. Ma sopratutto è patetico il modo con
cui si vuole allacciare la difficile relazione al rapporto con l'ITALIA
stessa, un messaggio socio-politico forzato e ridicolo che usa in modo
goffo elementi quale l'immigrato, i licenziamenti brutali, il violento
ex marito, gli anziani dementi, gli italiani all estero e l'artista
depresso, per non parlare della ridicola manifestazione contro la
polizia buttata a caso tanto per politicizzare questa patetica storia.
Insomma un disastro, I primi due atti potevano essere semplicemente
mediocri ma il terzo rovina tutto con un dramma pattumiera e
romanticherie d'orgoglio nazionale che dicono questa è la mia casa, ci
sono nato,la amo, bla bla gli italiani sono fatti d'italia e finisce con
odiosa risata che spacca il quarto muro e scritta "ma io che ci faccio
qui?" allora vabbe, vaffanculo.
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