28 maggio 2018

Loro 1 e 2

Recensione Film

Anno: 2018
Regia: Paolo Sorrentino
Genere: Satirico, Politico, Bio-Pic
★★★ 😏

Imprenditore-Pappone sogna di arrivare sull olimpo per incontrare LUI, Silvio Berlusconi il quale cerca disperato di riconquistare il cuore della moglie e dell'intero paese. Nella prima parte si inizia con un esagerata satira sociale arthouse piena zeppa di sesso e droga che sembra un gigantesco videoclip e serve per descrivere LORO, quelli che contano o che si credono tali mentre il secondo atto cambia nettamente marcia con toni da commedia che prende in giro la popolare figura con una caricatura che nonostante le sue contraddizioni riesce ad affascinare lo spettatore con toni romantici, due parti che si alimentano e si desiderano a vicenda rappresentando la critica e la difesa, il sesso e l'amore, il profano e il sacro, l'inferno e il paradiso, il sottosuolo e la superficie di un uomo che vive e crede nelle sue stesse menzogne. E anche se ero partito cinico il tutto funziona bene, certo è dal 94 che Berlusconi rompe il cavolo e come lui hanno rotto tutti 'sti film, critiche e parodie che lo hanno solo reso piu popolare, e qua in termini di messaggio non si va molto lontano dal semplice "VA TUTTO A PUTTANE!" ma è innegabile che il maledetto Sorrentino le capacità le ha e nonostante i personaggi parlano continuamente per maledetti aforismi l'esecuzione è molto buona, la pecora (italiani) che non ne può piu, la stupenda fotografia, il montaggio ritmato, l'uso delle musiche, le televendite, la Candida che apre le gambe e fa i salti mortali, l'incontro con Dio, il ministro morto di fica, le varie allegorie, e il bello(o brutto) è che niente è inventato, tutto viene preso da frasi ed eventi reali, si trasforma l'ultimo periodo della vita di Berlusconi (e quindi dell Italia) in un ridicolo quadro grottesco a 4K creando uno stile che a sorpresa è riuscito a conquistarmi. Nella seconda parte invece Continua la satira a Berlusconi che ormai disperato vende i sogni ad una povera Italia stanca e distrutta. Una Seconda parte che mi è piaciuta meno della prima, la tecnica e lo stile artistico è decisamente inferiore al precedente e cosi il messaggio trasmesso appare piu debole e fiacco, sopratutto non ho amato delle scene senza alcuna sottigliezza e mi aspettavo quasi che Berlusconi si mettesse a fare le scorregge in faccia alla gente. Pessimo il dialogo finale tra Lui e la moglie, prova a riassumere il rapporto Destra-sinistra ma finisce per rovinarlo e ad appiattirlo ad un litigio da soap opera, non era proprio necessario sentire frasi come "sei patetico, sei rimasto un piazzista, un bugiardo, hai barato tutta la vita, dovevi occuparti degli italiani ma non te ne è mai fregato niente, dove li hai trovati quei soldi? etc" con critiche cosi ovvie e palesi si tocca il fondo artistico e ci si avvicina troppo a quegli schifosi prodotti di sinistra radical chic che ho sempre odiato, oltre a questo il tutto scorre male con momenti troppo frettolosi, come il periodo da presidente, il terremoto e il destino del personaggio chiave di Scamarcio che si perde drammaticamente tra le pieghe di un montaggio. Qualche guizzo geniale resta, buona la compravendita dei senatori e ottima quella telefonata casuale che riassume l'intero mestiere della politica, gente disperata di poter essere creduta che vende sogni ed illusioni ad altra gente disperata che ha bisogno di credere in qualcosa, impossibile poi non essere inquietati da un berlusconi orco che appare con un sorriso malefico ad una confusa ragazza. Molti criticano giustamente la divisione in due parti ma io direi a questo punto perché fermarsi qua e non fare un loro 3 e loro 4, è troppo facile prendersela con il passato, è ora di tirare fuori le palle ed iniziare a criticare anche quei patetici pagliacci della Lega e del M5S, i degni eredi di questo becero populismo italiano.

Nessun commento:

Posta un commento