19 maggio 2021

Berserk

Recensione Manga
Anno: 1988 - 2021
Autore: Kentaro Miura
Genere: Azione, Fantasy, Horror, medieval
Volumi: 41 + 1
★★★★★ 💀👌 

Un Cavaliere con un braccio metallico e con un enorme spadone vaga per un regno medievale uccidendo disgustosi Demoni, chi è? cosa gli è successo? beh Berserk è senza ombra di dubbio uno dei Migliori Manga mai realizzati, Kentaro Miura ha dato tutta la sua vita su quest'incredibile opera e ci ha lavorato 33 anni con passione offrendo tavole Iperdettagliate e perfette che sembrano autentici quadri. Una Storia Iperviolentissima che parte dal semplice concetto di spaccare uno spadone gigante in testa ai mostri ma che è riuscita anche a parlare di politica, natura umana, Abusi, Violenze, Tradimenti e Rancori cosi forti che squarciano l'anima creando cicatrici che Continuano a sanguinare eternamente, è praticamente un fumetto sul TRAUMA Scritto col sangue, la pura apoteosi della rabbia e sofferenza continua che si ha vivendo. Gatsu è chiaramente un santo, una figura Cristiana prigioniera in una lunga e difficile via crucis esistenziale, eroe sporco che non si arrende alle sofferenze della vita ma anzi riesce a trasformare il suo dolore e i suoi handicap in energia cinetica distruttiva contro ogni tipo di mostro e aberrazione nata dalla amoralità Umana, demoni creati dai simboli dei peccati umani, la mano di dio e da Griffith, un vero e proprio Anticristo che nella sua fascinosa bellezza religiosa da perfetto principe azzurro incarna quell'Egoismo che sfrutta, strappa, uccide e calpesta le vite degli altri per l'Ambizione sfrenata e tornaconto personale. Chiare sono le ispirazioni da Go Nagai, c'è Tanto devilman e violence Jack ma ci sono anche molti Film anni 80 come Hell Raiser, Alien e i lavori di HR Giger, l'armata delle tenebre, e sicuramente tanto spirito Rock heavy Metal, il manga ha poi molte nudità e feticizazzioni che spesso sono piuttosto eccessive, piu di una volta appaiono tette e culi gratuiti che oggettificano i corpi femminili ma si "chiude un occhio" visto il generale tono grezzo dell opera che vuole colpire e shokkare con la violenza ma anche con l'erotismo. E Negli anni Miura ha cambiato piu volte il suo stile e anche leggermente il tipo di storia, questo ha per me danneggiato la qualità del manga originale, la dura atmosfera medievale si è persa per strada con divagazioni e personaggi secondari poco interessanti, non amo i troppi bambini che circondano Gatsu e il modo con cui si cerca di stemperare il dramma con un tipo di commedia che arriva sempre fuori luogo, la comicità è cosi pessima che si finge quasi che non ci sia per apprezzare meglio altri aspetti piu epici del fumetto. Un vero peccato che la tragica morte di Miura a soli 54 anni rende impossibile una degna conclusione a questa epica Saga, la rabbia esistenzialista verso la vita non sarà placata del tutto, la vendetta contro lo schifo dell umanità resterà per sempre insoddisfatta e il bene non vincerà mai il male, il dolore mai superato, il trauma mai guarito del tutto, ma Comunque nonostante qualche calo artistico dell ultima parte incompiuta il tutto resterà per sempre un Titolo Leggendario per quello che è ed è stato, noi fan siamo invecchiati e cresciuti insieme al povero Gatsu e Caska, e anche se gli assistenti stanno provando a chiudere la storia in modo approssimativo mi piace tutto quanto Miura è riuscito a fare prima di morire, molti sbagliano a dire che solo l'eclissi è bella, tutto il percorso di dolore fino alla isola degli elfi merita di essere letto e apprezzato da ogni amante dei fumetti, anzi preferivo che tutto fosse lasciato aperto ed interrotto, era meglio chiudersi con quelle ambigue lacrime alla fine del volume 41, in modo amaro e vuoto, senza risposte chiare ai misteri e senza facili epiloghi per il lettore perché piu vicino alla natura caotica della vità che è un inconsolabile percorso di sofferenza che può finire in un istante, dove non ci sono facili risoluzioni o vendette riparatorie contro il male che si è subito, e nel complesso il fumetto insegna a resistere ogni giorno al dolore che subiamo anche se è del tutto inutile, a lottare, ad andare avanti, demone dopo demone, sangue dopo sangue, verso l'inevitabile fine della nostra vita.

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