Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Matt Spicer
Genere: Commedia, Satira
★★★ 😌
Maniaca ossessionata da Istagram inizia a stalkerare e imitare una donna
sognando la sua vita e la sua popolarità. Una specie di commedia nera sui social network che permettono di costruire Immagini alterate delle
vite di ognuno, un rapporto tra influencer e Follower che è una serie di
maschere di perfezione che danno vita ad altre maschere in un gioco di
Bugie e falsità a cui tutti partecipano piu o meno consapevolmente per
soddisfare un Ego moderno sempre piu affamato e solo. Tutto è semplice
ma realizzato bene, la bella e brava Aubrey Plaza convince con un
interpretazione sentita e toccante ma il film sbaglia completamente il
suo messaggio di critica sociale che si trasforma in un tenero ed
indulgente Elogio di questo vuoto mondo. La protagonista non impara
nulla dalle sue azioni, diventa anzi un eroina tragica che merita la
nostra compassione, il simbolo sofferente di ogni disperato follower che
come un triste innamorato non riceve in cambio l'amore che offre, la
regia non ha il minimo coraggio di trattarla Male ma anzi la compatisce e
la premia, Invece di far capire come questo vanitoso desiderio è
stupido ed effimero le sue sensazioni vengono presentate come giuste e
perfettamente umane, cosi il vero dramma finisce per essere solo il
diverso stato sociale delle due donne. Messaggio sbagliato che poi viene
Trasmesso nel modo piu blando e ovvio possibile con tanto di
Esposizione palese lanciata addosso allo spettatore, la sottigliezza non
esiste nel disastroso finale con un bel "se non hai nulla da
condividere non vale la pena vivere" sparato in faccia e la patetica
frase cliché "sai, noi due non siamo poi cosi tanto diversi" che è roba
da finale di taken 2.
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