23 aprile 2018

I Sogni Segreti di Walter Mitty

Recensione Film
Anno: 2013
Regia: Ben Stiller
Genere: Commedia, Avventura
Titolo Originale: The Secret Life of Walter Mitty
★★★★ 😊

Walter è un anonimo impiegato che sogna ad occhi aperti e un giorno partirà all avventura inseguendo le orme di grande fotografo. Una commedia Graziosa e che scalda il cuore, è girato piuttosto bene, ha una bella fotografia piena di campi lunghi e inquadrature geometriche alla Wes Anderson per catturare un estetica laccata da rivista che ha un senso nella trama. Ben stiller non è certo l'attore piu simpatico del mondo ma qua riesce piuttosto bene a dipingersi come l'eterno ultimo che non è riuscito a godersi la vita, l'idea dei sogni ad occhi aperti è furba ed esagerata all inizio, stona e stride molto, avevo paura che diventasse monotona e fastidiosa velocemente ma ad un certo punto ti fregano e piano piano nel secondo tempo i due mondi si fondono in una cosa sola, la distinzione tra vero e falso sparisce e tutto diventa magicamente caldo e zuccheroso. E mi è piaciuto, forse perché fin da piccolo anche io sono sempre stato un introverso sognatore, certo alcune cose colpiscono mentre altre arrrivano un po' telefonate ma per me tutto funziona, dall odioso boss con la barbetta all mitico fotografo interpretato da Sean Penn, poi il Film è pieno di ambientazioni bellissime, Interessante l'uso che si fa degli oggetti che si porta appresso, dalla torta della mamma, la valigetta, il pupazzo, lo skateboard, tutti pezzi di un puzzle per ricomporre e ritrovare se stesso. Ma Leggendo in giro sono rimasto sorpreso di come il film sia piuttosto disprezzato per il suo presunto piatto sentimentalismo, io non la penso affatto cosi e anzi nella relazione con la madre, nell abbraccio del collega, nel parlare al telefono con l'addetto del sito di incontri, nel simpatico pescatore, nel guardare il leopardo, nel giocare a calcio al tramonto o anche nel rapporto con uno sconosciuto che lo salva da morte certa è presente un umanità autentica e sincera, non tutto deve essere cinico e pieno di risentimento, il protagonista si trova davanti ad una crisi profonda, un vuoto che non riesce a colmare, ed è ovvio che nel finale quella copertina diventa scontata, ma è solo attraverso il viaggio che lui poteva davvero trovarsi e ritrovarsi nella pura e modesta ovvietà.

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