Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Ryan Coogler
Genere: Cinefumetto, Fantascienza, Azione
★★★ 😏
T'challa dopo la morte del padre deve dimostrare di essere il legittimo
re di Wakanda. il Diciottesimo film dell MCU punta tutto sul Nero avendo
ormai ottenuto la forza commerciale di permettersi qualsiasi rischio e
diciamocelo punta anche in modo ruffiano a sfruttare questo suo
"coraggio progressista" . Il film è un piacevole cinefumetto d'azione, i
tre atti sono chiari, c'è presentazione mondo, momento All is lost e
Infine il ritorno del Re, si aprezza il ritmo tribale dei tamburi e la
messa in scena Etnica con un affascinante stile Retro-futuristico, piu
che il protagonista ci si innamora quindi dell atmosfera, della sua
assistente pelata badass, della sua sorellina tuttofare e di Andy Serkis, cosi bravo che avrei tanto voluto lui come antagonista principale invece del
classico doppione malvagio. Con un titolo simile al gruppo terroristico
xenofobo era inevitabile che il film parlasse di voglia di violenza e
Orgoglio nero, in un gioco degli opposti Wakanda è un ricco regno chiuso
che non vuole estranei e cosi il messaggio riesce ad essere sia
macropolitico parlando dei problemi dell'Africa che urbano parlando
delle tensioni fra Ghetti e comunità nere, ci prova insomma ad essere
serio ma il messaggio resta piatto e si plasma in una blanda forma di
rispetto per la rabbia e la voglia di rivalsa e sottolinea che l'unica
strada possibile è attraverso il dialogo e la diplomazia. Alla fine dei
conti il film diverte ma tolto il fascino da safari è la solita solfa
marvel incapace di graffiare, tra rinoceronti, duelli machisti, auto che
si ribaltano, guerra tra maschi e femmine succedono una marea di
stupidate degne del titolo di cinefumetto ma nonostante questo fumo
negli occhi finisce per essere lo stesso cibo con una spezia diversa, la
computer grafica senza gravità fa sempre piu schifo e giuro non capirò
mai perché in questo universo i dialoghi appaiono sempre cosi piatti e
le scene d'azione cosi frivole e senza pathos, capisco poi il desiderio
di un supereroe di bandiera razziale ma sinceramente preferirei un mondo
dove non frega a nessuno quale sia il colore dei personaggi.
Nessun commento:
Posta un commento