Recensione Manga
Anno: 1999-2014
Autore: Masashi Kishimoto
Genere: Azione, Fantasy, storia di formazione
Volumi: 73
★★★★ 😍
Un tonto ed estroverso ragazzo ninja che veste arancione ha dentro al suo corpo un demone che lo fà soffrire ma dopo tante battaglie e difficoltà e Grazie all potere dell empatia verso il nemico riuscirà a salvare tutti dalla eterna spirale d'odio che corrompe il Mondo. Naruto è stato per me un fumetto molto importante che mi ha accompagnato negli anni piu neri della mia vita, la prima parte è molto buona, descrive la spensierata infanzia fino all irrompente adolescenza ribelle, i primi 24 volumi parlano di ambizione, compassione e della seduzione del male e sono il meglio che la serie è riuscita ad offrire, si presenta un cast di personaggi secondari interessante, c'è tensione, ci sono emozioni, ci si diverte e appassiona con tanta azione e tecniche magiche originali, ma con l'arrivo della seconda parte la storia perde fiato abbracciando un esagerazione di tecniche speciali e forzato teen drama, gli epici scontri contro il gruppo di super cattivi intrattengono ma Kishimoto non sembra piu in grado di pianificare e strutturare bene la sua storia che si dilunga molto ma appare comunque troppo frettolosa, un peccato sopratutto per le tante potenzialità sprecate, le battaglie finiscono per diventare sempre piu insoddisfacenti per colpa di risoluzioni forzate e i momenti drammatici e piu umani non colpiscono piu allo stesso modo con infiniti flashback che cercano male di strappare una lacrima e costruire motivazioni ad hoc in modo patetico. Ma nonostante questo la lotta contro l'Akatsuki per me funziona, riesce a parlare dell Dolore, della Perdita e cè anche un bel sottotesto politico sui crimini dell imperialismo, i veri problemi arrivano invece nella Guerra Finale, dove il manga ad un certo punto diventa un gigantesco pasticcio narrativo che cerca di gestire un intero mondo ninja contro ben quattro antagonisti finali che si contengono la scena e spuntano dal nulla, verso la fine tra zombie, divinità, Mostri giganti, tecniche lanciate a caso e forzature sempre piu stupide la lettura diventa davvero estenuante. Oltre a questi errori c'è un poco velato maschilismo che rovina e rende inutili tutti i personaggi femminili e c'è anche un problema di Tematiche tradite, Naruto parte come un Perdente e la storia all inizio sottolineava che con il duro impegno e la tenacia si potevano vincere i demoni interiori e superare i limiti del destino ma tutta questa idea diventa ipocrita e viene buttata via quando si presenta a metà serie l'idea di Prescelto dal Destino, questa mossa da Generico Fantasy è stata davvero un grave errore che svilisce il percorso di crescita del protagonista e nella terza parte dell manga il tutto diventa una pigra e simbolica guerra tra presente e passato che fallisce a descrivere Naruto come un vero eroe da ammirare, anzi l'ossessione malata per salvare Sasuke e la sua ostinazione a perdonare tutti stacca empatia al suo personaggio che diventa per il lettore sempre meno umano e comprensibile. I disegni comunque sono molto buoni, Amo lo stile semplice ma efficace di Kishimoto che rende magnetico anche un volto deciso, esplode in creatività per le tecniche e ogni personaggio ha un qualche cosa di unico e memorabile, ma è un peccato che molti dei personaggi secondari vengono abbandonati e persi nelle pieghe della storia che si concentra troppo sulla mitologia dietro la forzatissima rivalità/amicizia tra i due protagonisti che diventano sempre piu due divinità invincibili in mezzo a povera gente normale, ma detto questo a mio parere resta uno dei manga che piu ho nel cuore e ancora oggi mi manca molto, amo Kakashi, di sicuro il migliore personaggio del fumetto ma anche la
tenacia di Rock Lee o i traumi di Gaara restano impressi nella mente, e poi la confusione di Sasuke o Il sorriso e la determinazione di Naruto sono da ammirare, in fondo tutte queste battaglie magiche sono una gigantesca storia di formazione che parla di quanto è difficile superare la tormentata Adolescenza, i drammi, le sofferenze, le perdite di questo mondo non sono altro che una metafora di quel confuso periodo della nostra vita dove tutto sembra andare male, arriva la voglia di arrendersi, perdere la fiducia negli altri e odiare tutto e tutti ma Naruto non si è mai arreso, nonostante le difficoltà è riuscito a non farsi corrompere dai problemi del mondo reale, invece che odiare è riuscito a tenere aperta quella cieca e irrazionale speranza che ci rende esseri umani, con sempre una mano tesa verso i suoi avversari e con grande ottimismo ha abracciato la negatività del mondo offrendo a tutti l'infinita energia dell'amore e della comprensione reciproca, che sono l'unica soluzione a questo infinito dolore, Certo il suo è un testardo e ideologico idealismo, ma in un mondo cinico e spietato come il nostro resta un messaggio di fondo che mi piace molto, un qualcosa di Classico e molto Cristiano/Buddista che fà ancora commuovere.
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