Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Jonathan Dayton, Valerie Faris
Genere: Bio-pic, Dramma, Sentimentale
★★★ 😏
La tennista Billie Jean Lotta per le pari opportunità nel settore e la
sua battaglia diventa sempre piu simbolica nella sfida contro il
tennista Bobby Riggs. Il film è solido, buona la fotografia e la
recitazione, non ha ne grandi pregi o grandi difetti, è un Bio-pic
marcatamente Femminista che divide maschi e femmine in modo netto, anche
nel modo in cui sono montate le scene i maschi sono da una parte e le
femmine dall altra, si presentano i due mondi spingendo sull idea tanto
semplice quanto complessa che le femmine meritano lo stesso rispetto dei
maschi. Vediamo ragazze libere, sorridenti, tanti bei sorrisi, si
divertono e fanno quello che vogliono, anzi vorrebbero essere ancora piu
libere e viene mostrata una tenera relazione extraconiugale che diventa
complicata e drammatica. Il film è molto fazioso con una morale forzata
ma il problema principale è secondo me come viene approcciato lo
scontro finale, la prima parte è un classico bio-pic drammatico dove i
problemi di cuore si intrecciano alla vita professionale ma la seconda parte
si concentra molto sullo scontro simbolico contro Bobby Riggs, dico
simbolico perché si capisce che la battaglia è una Farsa, il personaggio
intepretato da Steve Carell è un patetico clown, il suo è uno
spettacolo, uno show per creare l'attenzione dei media, lui non è il
vero antagonista della storia ma è piu uno fantoccio a cui attribuire i
problemi legati alla percezione della donna nella società, cosi diventa
un buon personaggio ma un debole antagonista perché è solo un surrogato
che si fa carico di tutte le battaglie femministe, e questo doppio
livello di narrativa non viene presentato nel modo migliore, anzi
l'enfasi finale è troppo verso il duello fisico piu che la battaglia
simbolica, mettendo cosi lievemente in secondo piano tutto il sottotesto
e tutta la vera sfida della protagonista.
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