Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Hong Sang-soo
Genere: Sentimentale, Dramma, Arthouse
★★★ 😫
Attrice è innamorata di un regista sposato e finisce perduta in attesa
di una risposta. Un autobiografico sentimentale che esplora la ricerca
della felicità attraverso l'amore proibito ma il vuoto rappresentato è
gelido e senza sentimento. Io non sono un grande fan di Hong Sang-soo e
neanche questo film mi ha convinto, c'è qualcosa di totalmente odioso
nel suo minimalismo di forma che a differenza di altri registi mi irrita
perché sembra mosso dalla pigrizia piu che da una vera poetica
espressiva, la camera è quasi sempre addormentata, odio quegli stupidi
zoom che fa e per quanto ammiro le lunghe pianosequenze nei dialoghi che
non ricorrono mai a i classici campo e controcampo, le scene finiscono
sempre per apparire vuote di contenuto, un chiacchericcio sterile che
uccide le poche potenti immagini del film, tutto viene quasi sempre
relegato a pesanti dialoghi che cercano continuamente di buttare la
palla sul tema centrale dell amore in modo cosi ovvio e palese che alla
fine si è esausti o annoiati e rimane sempre poco di concreto e
memorabile. Per fortuna almeno questo non si ripete due volte e ho
apprezzato alcuni momenti profondi come la preghiera davanti al ponte,
il rapimento allegorico sulla spiaggia e sopratuttto Il lavavetri fuori
dalla finestra che è una presenza inquietante che distrae, per
il resto è una lunga e confusa riflessione sulle difficili scelte di
vita come ce ne sono tante, anzi per certi versi è una storia anche
immatura visto come la protagonista mi è sembrata patire l'amore in modo
adolescenziale oltre al fatto che il film non è altro che una spudorata
auto-assoluzione del regista per lavarsi via responsabilità e senso di
colpa.
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