Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Luc Besson
Genere: Sci-Fi, Avventura, Azione
★★★ 😳
Due agenti spaziali di una città utopica finiscono in una serie di
caotiche avventure risolvendo anche una crisi politica. Tratto da un
fumetto francese Besson ci presenta una coloratissima giostra sci-fi per
ragazzi che spruzza un energia digitale che richiama molto gli ultimi
film di Lucas e Cameron, Il messaggio presentato è chiaramente
progressista con temi che toccano il multiculturalismo, la (s)fiducia
tra i popoli e il fare i conti con gli errori del passato imperialista,
infatti parte molto bene con una scena introduttiva pazzesca dove sotto
le note di Bowie vediamo un umorismo che si fonde bene con il messaggio
di fratellanza universale. Ma è un peccato che questo tema centrale di
vincere la sfiducia perde forza in una storia confusa piena di scenette
casuali e intrecciato ad una poco credibile relazione Sentimentale tra i
due protagonisti, la colpa è di certo degli attori INCAPACI di mostrare
chimica e sentimento ma c'è anche una regia troppo preoccupata ad
impressionare in modo effimero piu che a creare Emozioni che restano.
Spesso l'eccesso di stile porta ad una saturazione dell immagine e si
rimane soffocati dai troppi elementi sullo schermo di cui si fa fatica a
capirci qualcosa, e nonostante siano passati anni dai prequel di Lucas,
l'ibrido Digitale/Reale continua a non impressionarmi, odio l'evidente e
piatto distacco che si percepisce tra i due mondi (anche meta-citato
furbamente nella scena del mercato) e non capisco perché diavolo si
ostinano ad utilizzare attori in carne ed ossa per questi virtuosi film
in CG visto che la tecnologia non è ancora all altezza per fondere con
successo reale e digitale. C'è poi una sceneggiatura confusa e
spezzettata in mini avventure dove i protagonisti non hanno una chiara
motivazione, le situazioni sembrano scollegate tra loro e i personaggi
secondari oscillano tra l'amabile (Bob il barbuto o gli androgini
aborigeni albini) e l'odioso (le tre scimmiette aliene) con un
esposizione sparata a caso ripetendo anche l'intero prologo a venti
minuti dalla fine, Cè poi la lapdance di Rihanna che è forse la scena
peggiore dell intero film, pura spazzatura nonostante poi il suo
personaggio riesce a redimersi, oppure la tensione finale mi è piaciuta,
Clive Owen sembrava una macchietta ma ecco poi ti spara un primissimo
piano ad effetto che dice fiero che morirebbe piuttosto che ammettere la
vergogna, e il film è tutto cosi, elementi interessanti e divertenti
mischiati con cose buttate un po' a caso sperando che qualcosa funzioni.
Risulta quindi un avventura piena di difetti ma aprezzo lo sforzo e la
voglia di osare, razze, costumi, immagini, la ribelle esplosione
artistica è piuttosto evidente e sono certo che molti elementi
presentati sarebbero impensabili in una produzione americana, ma ti
prego caro Luc, per carità scegli degli attori migliori la prossima
volta che vuoi buttare dalla finestra duecento milioni di dollari.
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