11 novembre 2017

Moebius

Recensione Film
Anno: 2013
Regia: Kim ki-duk
Genere: Psicologico, Dramma, Erotico
★★★★ 😅

Un ragazzo ha un Difficile rapporto con i suoi genitori che lo portano ad avere problemi comportamentali e sessuali. Un film Muto, senza dialoghi che vive tutto di forti immagini e sensazioni, nel silenzio surreale si costruisce un dramma erotico e psicologico molto Freudiano, la storia praticamente è un allegorico complesso Edipico dove i genitori trasmettono al figlio tutte le loro frustrazioni e manie, questo per un adolescente è una eterna condanna che porta ad un inquietudine e rabbia Sado-masochistica che non permette all adulto che verrà di avere una sana sessualità o capacità relazionarsi con altri. Certo, La camera a mano a volte ha un sapore troppo rozzo e amatoriale, I silenzi sono forzati e innaturali, il simbolismo del pene è forse troppo evidente e il dramma diventa volente o nolente piu volte ridicolo ma è proprio quest'approccio tragicomico e surreale che spruzza energia e vera voglia di narrare, visto che non ci sono dialoghi le inquadrature sono tutte piene di significato e la recitazione mi è davvero piaciuta, Kim ki-duk chiaramente e uno dei pochi che ci prova sul serio a fare un cinema impegnato prendendosi anche grandi rischi, qua con pochissimi mezzi e senza nessuno stile vanitoso mostra in maniera onesta e asciutta delle dinamiche psicologiche molto complesse, vediamo traumi e perversioni create da genitori che non si rendono neanche conto di quanto fottono la testa dei loro poveri figli.

Nessun commento:

Posta un commento