3 ottobre 2017

madre!

Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Darren Aronofsky
Genere: Horror, Psicologico, Surreale
Titolo Originale: mOTHER!
★★★★★ 😓

Marito e Moglie vivono in vecchia casa e ricevono la visita di ospiti molto sgratidi. Un horror psicologico decisamente surreale che sottolinea molto Bene la crisi della coppia quando si perde l'intimità dell amore, un rapporto tra Noi e Loro che minaccia sempre ogni innamorato, in piu descrive in modo magistrale il vanitoso egocentrismo dell Artista e la perdita della privacy delle celebrità costrette a vivere un tormentato rapporto di amore e odio con il resto del mondo. Tutto è mostrato attraverso la prospettiva della Moglie in un Pov davvero riuscito, lei passivamente osserva gli odiosi comportamenti del marito che non le da mai retta accecato dalla sua vanità, e si percepisce bene lo stress della donna, la sua insofferenza, il suo irritato e costante dolore per non riuscire a trattenere questo famelico fiume in piena che straborda, invade e stupra l'intimità e il legame che con fatica si cercava di costruire. Tra ambientalismo, immigrazione, religione e fanatismo il film è un riassunto da incubo dell'umanità stessa ma è molto importante sottolineare come anche i desideri della donna nascono da un altro tipo di vanità egoista che va in netto contrasto con la voglia del marito di essere celebrato e considerato dal suo pubblico anch'esso egoista, tutti non sono altro che lo specchio di un unica divinità schiava dell Ego. Viste le stupide critiche che ho sentito mi aspettavo un qualche polpettone pretenzioso senza significato e invece il film è pieno di significati e decisamente iconico, l'ansia costruita è autentica, i simbolismi sono belli e non forzati (si anche quelli biblici possono sfuggire) e in piu sà intrattenere come pochi riescono a fare, i momenti intensi funzionano, buoni gli attori, da Harris alla Pfeiffer, poi Bardem è ottimo con il suo faccione inquetante e nel finale il tutto diventa davvero esplosivo e avvincente, lo scontro tra le due vanità diventa enorme, la casa simbolo dell amore dovrebbe essere una propietà privata, un paradiso, un luogo sicuro e protetto, ma aperta all'avidità del mondo muore e si inaridisce, la guerra tra le mura domestiche non è mai stata cosi tangibile e cosi vera, il divorzio mai cosi fisico e reale, il matrimonio mai cosi infernale.

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