Recensione Film
Anno: 1983
Regia: Gerald Kargl
Genere: Horror, Drama, Thriller
★★★★ 😱
Uno psicopatico esce dal carcere e non vede l'ora di ammazzare qualcuno.
Un film controverso dove Il punto di vista è quello dell killer, lui ci
narra e ci fa sentire le sue sensazioni e ricordi, si prova quasi un
piacere perverso nella sua disperata ricerca di una preda per soddisfare
le sue voglie malate, e la camera è folle come lui, in continuo
movimento lo osserva dall alto per poi entrare nella sua testa dove si
respiria la sua ansia con Primissimi piani inquietanti e un continuo uso
della snorricam per sottolineare il suo eccitato nervosismo. C'è poi
una musica solenne da funerale che si interrompe piu volte bruscamente
con effetti sonori ritmici che creano un atmosfera asciutta e nera come
ad esempio un lento ed inesorabile sgocciolare d'acqua. E lui è un
predatore tutt'altro che stereotipato, è nervoso, goffo, sbaglia, suda,
cade, ha paura, commette errori, ma è proprio il suo essere cosi umano e
patetico che lo fa apparire spaventoso, con un realismo sporco e agghiacciante
si resta sconvolti davanti alle sue azioni malate, non c'è nulla di piu
terrorizzante di un uomo schiavo dei suoi impulsi di morte. Il film dura
poco piu di un ora e certamente il suo minimalismo non è per tutti ma
la sua cruda grezza realtà funziona perché non punta a soddisfare le
voglie dello spettatore ma cerca invece di descrivere e delineare in
maniera completa il suo orribile protagonista.
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