Recensione Film
Anno: 1962
Regia: Robert Mulligan
Genere: Storia di formazione, Thriller, dramma
Titolo Originale: To Kill a Mockingbird
★★★★ 😐
i Figli di un avvocato sono spaventati/affascinati da casa misteriosa e
osservano il padre difendere un Nero accusato di stupro. Un film dall'anima pedagogica che attraverso il punto di vista dei bambini parla di
Moralità e pregiudizio razziale, il padre avvocato è visto e mostrato
come una "mitica colonna morale" , un archetipo di civiltà da ammirare e
venerare, un sogno, un modello civile di americano che si scontra
contro il retrogrado e viscido pensiero del contadino del sud. C'è un
fantastico e monolitico Gregory Peck, Buona la musica, Ottimi i titoli
di testa, dei monologhi appassionati e tanti momenti che colpiscono
sinceramente, la battaglia del nobile eroe perdente contro la
maggioranza ha sempre un certo fascino nelle storie. Ma Nonostante sia
un classico a mio parere risulta leggermente sopravvalutato,
tralasciando il fatto che si fanno violente accuse ad una povera vittima
di stupro senza presentare nessuna prova non amo la struttura narrativa
che si concentra troppo sulle avventure dei bambini e trasforma il
messaggio del film in un autocelebrativo elogio alla virtuosità e
Idealismo del padre bianco piu che un attacco al pregiudizio verso i
neri, Riflettendoci sembra quasi una storia che aiuta i bianchi a
lavarsi la coscienza piu che a tentare di scavare nei problemi della
natura umana, citando de Andre il protagonista rappresenta uno stato che
si costerna, s'indigna, s'impegna e poi getta la spugna con gran
dignità.
Nessun commento:
Posta un commento