Recensione Film
Anno: 1990
Regia: Renny Harlin
Genere: Azione, Thriller
Titolo ITA: 58 Minuti per Morire
★★★ 😁
Terroristi bloccano Aeroporto per liberare un Generale Fascista e
McClane si trova costretto a fermarli. Praticamente è un Die Hard all
aeroporto! Un Sequel fiacco che vive di luce riflessa del grande film di
McTiernan, si vedono le stesse situazioni, le stesse facce e la stessa
atmosfera un po' per allacciarsi al primo film ma si creano cosi
coincidenze assurde che persino il protagonista si chiede come può ad
una persona accadere la stessa cosa due volte (ma il sottolinearlo con
ironia non elimina il problema) regia un po' piatta, battutine un po'
forzate, Odio tutte le parti dedicate alla moglie, che molestata dall
odioso giornalista appesantisce inutilmente lo scorrere della storia che
avrebbe funzionato meglio eliminando le coincidenze e la sottotrama
della moglie da salvare per costruire invece una semplice indagine che
piano piano diventava sempre piu grossa. Tolto comunque l'igombrante
fardello di essere un sequel non all altezza il film diverte, è
grezzo e sudato, il giovane Willis aveva un energia e un carisma
pazzesco, sospira, non sa usare il fax e la tecnologia, è nervoso, fa
strane e assurde facce, amo come muove il collo o come spara storto, da
pure testate e alla fine morde uno, è un completo "Pagliaccio Badass"
che funziona, per non parlare di come questi action thriller del passato
sapevano come scrivere la parte thriller, si sente la tensione,
l'escalation degli eventi, c'è rischio, c'è perdita, è una vera sfida e
l'eroe perde sempre. Gli antagonisti nel complesso non raggiungono
Gruber ma aprire il film con il villain nudo che fa arti marziali è un
tocco di classe unico, cosi come alcune scene esplosive e over the top
decisamente memorabili, amo quando il protagonista deve raccogliere la
pistola in tempo dall tappeto mobile o la giostra sulle motoslitte come
dei cavalieri medievali e il tutto viene rafforzato da un grande uso
della musica orchestrale che sottolinea ed enfatizza ogni momento.
Insomma un film imperfetto che diverte, appassiona e nel finale come una
coperta ti lascia sempre con quella calda sensazione che ti abbraccia e
ti coccola serenamente.
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