Recensione Film
Anno: 2014
Regia: Tetsuya Nakashima
Genere: Thriller, Arthouse, Drama
★★★ 😞
Burbero padre cerca ribelle Figlia sparita misteriosamente. Un ipercinetico, confusionario, folle, psichedelico, assurdo ed incomprensibile thriller psicologico che nonostante una dose massiccia di stile e carisma non mi ha convinto. Un film Urlato, rabbioso, cattivo, che salta stile e tono in continuazione, con un frenetico montaggio che non lascia respiro, non da tregua, e per quanto possa essere congruo con il turbamento nevrotico del protagonista lo stile Satura Gravemente la Narrativa, in modo arrogante se ne frega dello spettatore, risultando cosi in un masturbatorio esercizio di forma che dispiace perché rovina anche quello che di buono ha da offrire, con un altro tipo di montaggio leggermente piu moderato il tutto poteva risultare veramente interessante. Buone le interpretazioni e le inquadrature, cosi come i temi presentati, si sottolinea un deleterio e autolesionista rapporto tra genitori e figli, dove vediamo due generazioni che non riescono a capire e capirsi, la ricerca infinita di una Figlia ormai caduta nell oblio è quella lunga battaglia interiore per cercare di capire chi siamo e perché continuiamo a fare gli stessi errori, come esseri umani, come padri, amici, amanti e come figli, un vero peccato quindi che tutto venga affossato da una confusione che mi ha piu di una volta fatto venire il mal di testa e fatto mandare a quel paese il pretenzioso regista.
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