Recensione Film
Anno: 2016
Regia: Olivier Assayas
Genere: Thriller, Psicologico, Supernatural
★★★ 😐
Ragazza Medium cerca di Contattare Il fratello morto e rimane bloccata
in una lunga attesa europea. Una specie di thriller psicologico con un
tocco di sovrannaturale che affascina e confonde, buona La Stewart che
nonostante il suo perenne volto imbronciato riesce da sola a trascinare
l'intero film, se la cava egregiamente anche grazie ad un tono della
regia molto intimo e sussurrato, si è con la protagonista, con la sua
angoscia e la sua confusione personale, si capisce presto che
quest'attesa è un Limbo identitario che la tiene prigioniera, incapace
di vedere e riconoscere l'invisibile, di affrontare i suoi fantasmi e di
capire chi è o cosa vuole dalla vita. Lungo il film si da molta
importanza alle Comunicazioni, tra chiamate skype e messaggi via
smartphone, dialoghi, medium, contatti a distanza che riflettono il tema
di cercare di comunicare con la parte piu nera e sconosciuta della
nostra personalità, quel difficile dialogo con il subconcio che
trattiene nel profondo tutti i sentimenti piu repressi, sempre nascosti
dietro maschere o in questo caso vestiti, il lavoro della protagonista è
infatti quello di comprare vestiti per altri ma non per se stessa e il
solo indossare di nascosto vestiti non suoi è un gesto di ribellione
eccitante e liberatorio. Si potrebbe poi stare delle ore a cercare di
capire cosa diavolo significa l'omicidio o il gelido finale, ma è chiaro
che la Confusione è il messaggio di fondo che vuole trasmettere il
film, ci riesce bene ma non convince del tutto.
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