Recensione Film
Anno: 2007
Regia: Julian Schnabel
Genere: Dramma
★★★★★ ðŸ˜
Ci sono alcuni film che ti fanno aprire gli occhi, che ti danno un forte
pugno allo stomaco e ti ricordano cosa è davvero importante nella vita,
ti ricordano che tutti i tuoi stupidi ed effimeri problemi quotidiani
non sono niente in confronto a chi soffre veramente. In questo
emozionate e potente film che ti cambia dentro vediamo un uomo colpito
dal caso che cade prigioniero di un corpo ormai morto, attraverso una
potentissima Prima persona si vivono le sue difficoltà nel comunicare,
lo scoraggiante mantra delle lettere dell alfabeto per costruire anche
solo una frase, vediamo la sua voglia di scappare che esplode incatenata
alla dura realtà dell impossibile, sentiamo la sua condizione, i suoi
pensieri sarcastici che si scontrano con la pietà di chi gli stà di
fronte, sentiamo la sua rabbia e tutti i suoi rimorsi, perché Anche se
il corpo non funziona rimane il cervello, rimane la forza dell
immaginazione e della memoria che diventano l'unica salvezza dall
abisso, cosi prendono vita i suoi sogni, i suoi desideri, le sue paure,
c'è la disperazione e la voglia di morire ma anche quella di
concentrarsi sulla vita, di dargli un senso, creare un qualcosa, una
prova di essere ancora vivi, perché la vita è una tragica battaglia per
trovare la forza di andare avanti nonostante si è perso e si perderÃ
tutto, nasce la voglia di urlare al mondo, di creare qualcosa di
importante e significativo prima che morte torni a far visita.
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