23 ottobre 2016

Final Fantasy V

Recensione Videogioco
Anno: 1992
Studio: Squaresoft
Genere: J-RPG
★★★★ 😤

La caduta di una meteora inizia una grande avventura per un ragazzo Vagabondo. Il quinto Capitolo di final fantasy è uno dei piu sottovalutati e dimenticati dell'intera saga, piu che per la storia il suo punto di forza è nel suo divertente Gameplay che da moltà libertà e personalizzazione, qua viene evoluto il sistema di classi visto in FF3 e potenziato offrendo continuamente un ampia scelta di classi da provare per i quattro protagonisti,  e le abilità di una classe imparate in precedenza possono essere impostate come comandi secondari creando un sistema Ibrido di Multiclasse molto appagante da livellare, ad esempio posso fare Maghi con la spada, Monaci guaritori, Ninja che colpiscono otto volte, super cavalieri e super maghi. Anche la storia funziona seppur non sia molto memorabile, riesce comunque a catturare un divertente spirito magico d'avventura fantasy con un buon mix di commedia e Dramma grazie anche a l'introduzione di tante Animazioni che rendono i protagonisti molto goffi e simpatici, il giovane vagabondo Bartz in compagnia del fidato chocobo Boco avvista la caduta di un meteorite e fa cosi la conoscenza del vecchio smemorato Gaulf, la Piratessa Faris, La principessa Leena e la piccola Krile e insieme come da tradizione salveranno l'equilibrio del mondo e dei cristalli da una malvagia entità chiamata Exdeath, che a sorpresa si scoprirà essere un albero antropomorfo che vuole fare il dittatore!! Inutile dire che Anche in questo titolo la musica di Nobuo Uematsu è ottima e il mondo di gioco è sempre piu gratificante da esplorare, i piu completisti ameranno le decine di oggetti e armi rare da recuperare, gli Spiriti da battere e acquisire, le classi da masterizzare, quelle segrete da trovare, e grazie alla grande varietà di ambientazioni si viaggia in terra, si vola cielo con le areonavi e sottacqua con i sottomarini! si va in caverne, deserti, Vulcani, templi, villaggi invisibili, memorabile è il passaggio nel cimitero delle navi, La biblioteca degli antichi, la fortezza volante, e amo sempre che nella seconda parte di gioco il mondo si apre e da la possiblità di varie sidequest come le battaglie opzionali contro la Fenice, Odino, il Lievitano, Bahamut, c'è poi la storica battaglia sul ponte magno dove si affronta un altro dei villain del gioco, GILGAMESH, un personaggio semplice ma eccentrico che è diventato negli anni un altra delle tradizionali bandiere storiche della saga. La forza del gioco è quindi nella grande varietà e nell'energia che trasmette, nonostante forse non raggiunge le vette narrative di FF4 è una buona evoluzione delle meccaniche dei precedenti Final fantasy, il tutto non è ne troppo facile o troppo difficile, ha il giusto mix che si adatta a ogni tipo di giocatore, il grinding non è mai eccessivo e scorre piuttosto piacevolmente.

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