Recensione Videogioco
Anno: 1991
Studio: Squaresoft
Genere: J-RPG
★★★ 😊
Il cavaliere nero Cecil viene tradito dal suo Re e partirà per un
viaggio di formazione per scoprire le sue origini e tramutarsi in un
vero eroe. Il Quarto Final Fantasy è uno dei piu rappresentativi di tutta la serie, la base di come deve essere un FF, pubblicato quasi per ogni piattaforma Funziona sia l'originale che il Remake in 3D, Viene Tolta l'innovazione delle classi intercambiabili introdotta nel terzo episodio ma avere classi fisse per personaggio da piu
personalità ad ogni individuo, ognuno posside una propria classe che lo
identifica e lo rende memorabile oltre al fatto che Il sistema di classi fisse si lega anche alla storia quando accade il cambio
di classe di Cecil sul monte Ordalia che è un momento di cambiamento spirituale e
rinascita davvero importante e significativo. Il Gioco poi ha davvero un Ricco cast di co-protagonisti a partire da Kain il Dragoon che ha un ruolo di amico/rivale simile Leon di FF2, c'è Rosa l'arcera guaritrice, la piccola evocatrice Rydia, Il Ninja Edge, il monaco Yang, Tellah il saggio, Edward il Bardo, i giovani gemelli maghi porom e palom, Cid, Fusoya, tutti funzionano a creare un variegato gruppo di alleati e persino gli antagonisti sono interessanti come il cavaliere nero Golbez, (praticamente il darth Vader della storia) e i quattro arcidiavoli elementali Barbariccia, Scarmiglione, Cagnazzo e Rubicante e il vero Nemico Zeromus, una specie di Generale Zod consumato dall odio. Il battle system è un altra novità , invece che un sistema a Turni monolitico viene utilizzato un sistema ibrido a tempo chiamato "ATB - Active Time Battle" un sistema parte integrante di Final Fantasy che ha continuato ad esistere fino a FF9(e si sente ancora la sua mancanza nei titoli piu recenti). Lungo il gioco Si viaggia di città in città , di dungeon in dungeon alternando il proprio gruppo di protagonisti, i quali spesso si sacrificano epicamente come in FF2, in cerca dei cristalli Si entra in una mega torre che ricorda la torre di Babele, si affronta un mega robot, Si Viaggia sottoterra Nel submondo, si fa amicizia con i nani, con gli spiriti e addirittura si parte verso la Luna! La musica è ovviamente fantastica e i tanti momenti drammatici sono interessanti perché all epoca i giochi fantasy erano solo una sfida da vincere, ed era qualcosa di innovativo vedere storie piu personali e Umane, storie di amore, dolore, vendetta e sacrificio, e il gioco offre anche una serie di sidequest interessanti, dalla ricerca delle armi finali all varie boss battle con gli esper per acquisire i loro poteri che rendono tutto il gamplay e l'esplorazione piu piacevole. Certo è una continua corsa ai cristalli che sono banali Macguffin, le morti dei personaggi sono spesso false e la storia appare piu interessata a mostrare il colpo di scena di turno che ad approfondire il dramma ma rimane comunque un titolo rivoluzionario per l'epoca, è decisamente uno dei piu solidi Final Fantasy, niente di innovativo ma resta una semplice esperienza appagante oltre ad essere uno dei migliori JRPG Classici che siano mai stati fatti.
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