16 settembre 2025

Silksong

Recensione Videogioco
Anno: 2025
Studio: Team Cherry
Genere: Metroidvania, Souls-like

★★★★ 😠

Hornet viene catturata e portata in una terra lontana piena di campane dove tutti sono in pelligrinaggio verso una cittadella. Sequel di Hollow Knight che ripropone lo stesso fascino e lo stesso grazioso stile con insettini simpatici, tante aree da esplorare e brutali sfide, e ho apprezzato il gameplay migliorato con movimenti piu veloci e scattanti, bello che si trovano diversi stili di lotta che funzionano come delle armi da cambiare, gli accessori sono utilissimi e permettono di uscire dalle situazioni piu difficili se utilizzati in modo strategico, alcuni boss sono davvero fatti bene ed è una goduria imparare i ritmi di lotta e quando è possibile curarsi, è appagante trovare le mappe, sbloccare i trasporti e gli ascensori e poi imparare a saltare in diagonale e ad usare il rampino è un percorso lento ma offre tante soddisfazioni. Ma per quanto ci sono tante cose migliorate il gioco è fin troppo sadico e continua ad offrire situazioni irritanti che vanno oltre la semplice sfida ma sono vere e proprie torture che fanno dire le peggio parolacce, sono davvero insopportabili le stanze chiuse piene di orde di nemici che ti vengono addosso, la distanza tra le panchine e i boss alle volte è assurda, le zone con i vermi come Via del peccato e Aquafiele sono fastidiosissime da attraversare, odio le sezioni platform dove se sfiori una punta ti devi rifare tutto, è puro sadismo far pagare per sedersi alle panchine con alcune che sono pure delle trappole impossibili da notare, le risorse degli accessori finiscono presto e i prezzi nei negozi sono altissimi e costringono a passare ore ad uccidere gli stessi nemici per fare soldi, è sbagliato mettere cosi pochi punti vita al personaggio che muore praticamente dopo tre errori consecutivi, nel secondo atto l'esplorazione si fa meno appagante e si ripercorre alla cieca l'intera mappa per ore sbattendo contro i muri in cerca di segreti e passaggi nascosti, il sistema a missioni non mi piace e offre le solite noiose fetch quest, per raggiungere l'atto tre e certi segreti senza diventare matti serve per forza una guida, e anche dal punto di vista dell atmosfera il gioco perde molto dal precedente e non si sente la stessa magica malinconia. E per carità tutto si ispira sempre a Dark Souls che è il simbolo del Sado-masochismo videoludico e anche hollow Knight diventava bastardo e brutale in certi punti ma nell insieme erano esperienze piu poetiche, godibili ed equilibrate mentre questo sequel dimentica il piacere di giocare e si diverte a farti soffrire in una continua sfida che non da mai respiro, comunque nonostante questi difetti resta un grande gioco che da dipendenza, ti costringe ad avere tanta pazienza e a migliorarti per superare l'impossibile cosi nel bene e nel male l'esperienza negativa acquista valore e oltre lo stress e la frustrazione ti lascia anche pieno di ricordi e quando lo completi gli attacchi dei nemici e la mappa li sai praticamente a memoria.

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