Recensione Film
Anno: 2011
Regia: Todd Phillips
Genere: Commedia
★★ 😩
Il gruppo di amici deve fare un altro addio al celibato questa volta in Tailandia ma riaccadono gli stessi problemi. Pigrissimo sequel che segue la stessa idea del primo spostando l'ambientazione ma diventa sempre piu imbarazzante come in realtà è anche la stessa sceneggiatura riciclata e si ripetono le stesse cose solo in modo piu patetico e meno divertente, cosi ecco nuovamente il risveglio dalla nottata senza memoria, la sparizione misteriosa, Chow che spunta fuori dal bagaiaio, il rapimento con riscatto, la visita alla polizia, la telefonata che apre il film che poi viene interrotta per aver risolto il mistero, le foto finali e persino il cameo di Mike Tyson che canta. E se il primo era una serie di momenti assurdi uno piu folle e spassoso dell altro qua non c'è una sola gag che funziona, tutto accade svogliatamente e schiavo della formula senza avere vera energia, roba come la mitraglietta che spara, la fuga dai criminali, il vecchietto muto, i monaci che li picchiano, il tatuaggio, il trans, niente fa ridere! ma anche i personaggi sono tutti piu odiosi con una volgarità fin troppo fastidiosa e di cattivo gusto. Non mi è piaciuta la rivelazione su quello che ha fatto Alan e come gli altri dopo averlo odiato a morte fingono che non sia successo niente e se la ricerca dello sposo scomparso del primo creava una buona motivazione e mistero qua la scomparsa del ragazzino fretello della sposa non ha lo stesso peso nella storia e non frega niente allo spettatore di ritrovarlo. Comunque visivamente non è neanche male e la rappresentazione urbana di Bangkok è unta e marcia al punto giusto, seppur inutile l'insegumento d'azione in macchina è girato bene, la scimmietta è molto simpatica ed è interessante che nella meditazione Alan si ricorda tutti come degli adolescenti brufolosi ma sono piccole cose e non bastano a salvare un film che è fin troppo la copia carbone del primo, essendo un sequel andava bene seguire uno scheletro base ma quando tutto viene ripetuto alla lettera in modo sfuocato qualcosa non funziona e la speranza del regista di farla franca per aver copiato se stesso sembra quasi un insultare l'intelligenza del pubblico.
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