Recensione Film
Anno: 1980
Regia: William Lustig
Genere: Slasher, Thriller
★★★★ 😅
Pazzo malato serial killer uccide le donne perchè gli ricordano la madre. Un crudo e viscerale Thriller che ci mette nella prospettiva di questo serial killer brutale che non riesce a resistere all suo desiderio malato, mi piace il sound design che colpisce fin da subito con questo ansimare animalesco del protagonista ma anche funzionano gli effetti sonori, l'uso della musica e del silenzio per sottolineare la gravità della situazione, bella la fotografia, colpisce come è arredata la sua stanza piena di candele e dei folli manichini insanguinati e Joe Spinell è magnetico nel riuscire a cambiare volto e mostrare tutte le varie sfumature della follia. Il film usa bene lo shock e riesce a sconvolgere l'animo giocando con le aspettative, parte brutale ma poi l'incontro con la prostituta si sviluppa calmo e rilassato, quasi romantico fino a che le azioni del killer distruggono l'atmosfera creata e lui stesso sente un grande senso di colpa, diverte la scena della macchina con il famoso effettista Tom Savini che esplode in un mare di sangue per una fucilata, ho amato la tensione della caccia nella metro dove la povera donna scappa nei bagni e si nasconde sperando di non essere trovata e il finale per me è perfetto per come chiude disgustato la porta di questa mente malata vittima di se stesso e delle vite che ha tolto. Certo forse è un thriller ridondante e che si avvicina troppo al becero slasher, la scena fetish della tipa nuda della vasca potevano risparmiarsela, il suo parlare da solo pieno di traumi verso la madre appare poco profondo e fin troppo banale oltre al fatto che il suo modus operandi è fin troppo variegato per essere coerente ma infondo incarna un po' tutti i serial killer del mondo e per questo funziona a descrivere questo triste lato nero dell umanità.
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