Recensione Film
Anno: 1969
Regia: Peter R. Hunt
Genere: Thriller, Sentimentale
★★★ 😳
James bond inizia una relazione con la figlia di un boss criminale e indaga per trovare e uccidere Blofeld. Sesto capitolo della saga che senza piu Sean Connery va in crisi e perde molto la bussola e lo stile che aveva caratterizzato i precedenti film, all inizio cerca di essere piu fedele ai libri eliminando i gadget stupidi e aggiungendo cuore e sentimento alla storia ma poi cede comunque alla stupidera e cosi tutto è un minestrone che non ha una direzione chiara e sembra quasi essere una delle tante copie del famoso franchise piu che l'originale. George Lazenby ci prova ma non riesce mai a convincere come attore, le battutine gli escono forzate e non ha un briciolo del carisma di Connery ma anche come presenza scenica è piuttosto debole e non sembra riuscire a trascinare il film che si muove spesso senza di lui, pessima la battuta META iniziale che cita il cambio di attore che suona come un ammissione di insicurezza, l'uso della musica è molto piatto e martella fino alla nausea Louis Armstrong con "We Have All the Time in the World" nei momenti romantici o il suo tema principale nelle scene d'azione, Brutto anche il ritmo narrativo che non decolla mai, il piano del cattivo di ipnotizzare delle ragazze per diffondere delle armi biologiche è piu stupido e idiota del solito e trovo pessima tutta l'infiltrazione alla clinica dove Bond si finge un professore in modo patetico. Nonostante i miei dubbi devo dire che dal punto di vista della fotografia è fin ora il migliore, la composizione, i colori e l'uso della luce è davvero ricercato e fatto bene, piu di un inquadratura è fascinosa dalla lotta sulla spiaggia iniziale, lui che è riflesso nel quadro della regina, gli inquietanti ingranaggi della teleferica, i fiori, i fuochi d'artificio, le immagini su una neve stupenda, la luce intima nel fienile, bello il ricordo del rapimento riflesso nella finestra o sono straordinari gli elicotteri illuminati dall alba che fanno impallidire quelli di apocalypse now. Mi è piaciuta una scena di vero spionaggio quando apre una cassaforte e copia dei documenti, l'azione è brutale e questo Bond appare super letale grazie a veloci montaggi ad ogni suo colpo che li rendono molto dolorosi da vedere, tutto il film ha un chiaro tema invernale e i vari inseguimenti con gli scii sono interessanti, specie fa ridere quando un cattivo viene triturato e diventa un fiume di sangue o quando bond si nasconde e butta alcuni cattivi giu per un dirupo altissimo, poi è carino l'inseguimento in auto che finisce a caso in una gara automobilistica, bello come Blofeld scatena contro un'enorme valanga e la corsa finale con il Bob è un climax cosi ridicolo e pieno di passione che riesce ad intrattenere piuttosto bene. Ma l'elemento piu importante del film è di sicuro la relazione con Tracy perché per la prima volta si presenta Bond in un vero rapporto sentimentale, non è una semplice conquista come le altre ma Bond si trova in una vera relazione che lo mette in crisi con tanto di montaggio dove fanno vari appuntamenti insieme, la storia vuole mostrare e dimostrare che Bond è un essere umano capace di amare, ed è significativo come lui la salva simbolicamente dalla sua disperazione nella scena d'apertura, come picchia gli scagnozzi del padre che rappresentano le relazioni passate, come rifiuta di andare subito a cercare Blofled per stare con lei, e per un donnaiolo come lui è una rivoluzione cosi grande che il finale sembra quasi la chiusura dell intero franchise. Peccato che poi la giostra deve continuare e tutto porta ad un colpo di coda da melodrammone che svilisce di molto la relazione presentata, cosi nell insieme è un film che non mi piace, questa lettura di Bond punta tutto sul sentimento e sulle emozioni ma la storia non convince e lo spettacolo non riesce davvero a far sognare.
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