Recensione Film
Anno: 1957
Regia: Alexander Mackendrick
Genere: Dramma
★★★ 😖
Un uomo è costretto a fare azioni moralmente discutibili per colpa di un'importante giornalista ossessionato dalla sorella. Film che attacca l'arrivismo e il potere dei giornalisti mostrando un mondo amorale fatto di ricatti e menzogne che distrugge continuamente le vite della gente, tutto è ambientato di notte in una magica New York davvero fascinosa accompagnata da una bella musica jazz, la regia è molto buona e pulita, i dialoghi sono ritmati e taglienti, Tony Curtis è carismatico al punto giusto e Burt Lancaster riesce davvero a brillare come un grande bastardo dominatore. Un Film che offre piu di un momento interessante per come il protagonista cerca di stare a galla in questo mare di squali diventando sempre piu viscido come quando ricatta un uomo davanti alla moglie o quando diventa una vera merda e costringe/manipola una ragazza a fare sesso con un giornalista, poi al centro di tutto c'è questa inquietante ossessione dell'antagonista verso la sorella che porta alla disperazione con odiosi atteggiamenti patriarcali e maschilisti. Ma per quanto sia un film costruito bene nell insieme non mi ha piu di tanto entusiasmato, parte bene con un protagonista egoista amorale che molto determinato gioca con le parole e le bugie tanto che venderebbe anche la madre per avere ciò che vuole ma poi alla fine il film diventa fin troppo moralista con un finale smussato poco incisivo, il continuo andirivieni da un posto all altro rende la narrazione ridondante e inutilmente confusionaria e alla lunga ho perso interesse in quello che accadeva, cosi non è malissimo, ci sono tante cose carine ma non ci ho trovato niente di davvero memorabile.
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