Recensione Film
Anno: 1995
Regia: Mel Gibson
Genere: Medievale, Guerra
★★★★ 😊
Nel 1300 uno Scozzese diventa eroe del popolo e leader della rivolta contro l'impero Inglese. Epico film medievale che pieno di sentimento e violenza parla di Patria, Nazionalismo e voglia di Libertà, Inizia benissimo con il protagonista bambino che conosce la violenza dei corpi impiccati ed è scosso dalla tragedia del padre morto, molto commovente la scena al funerale con la bimba che gli dona un fiore per consolarlo, mi piace l'innamoramento con una dolce relazione fatta di sorrisi e sguardi magnetici senza tante parole e poi inizia la violenza vendicativa con sangue e battaglie brutali che danno sfogo ad un dolore inconsolabile. Delle varie battaglie la prima è la piu iconica con il suo volto pitturato di blu e il suo memorabile discorso d'incoraggiamento alle truppe e amo come provocano gli avversari alzando il kilt per metterli in trappola, grande poi quello spadone lanciato in aria che resta nella mente, gli urli barbari sono fantastici, la colonna sonora di James Horner è una tra le piu iconiche di tutti i tempi e arricchisce ogni momento con le sue cornamuse o i tamburi durante le battaglie, al centro di tutto c'è Mel Gibson che non è certo scozzese e il suo accento in originale non è perfetto ma se la cava e guida con forza l'intera storia e anche in regia non è male e mi piace molto la sua poetica piena di malinconia e i suoi slowmotion funzionano bene a creare la giusta tensione, ed è buono tutto il cast specie brilla tantissimo Patrick McGoohan che fa uno spietato Re Inglese e si ama sempre di piu il tormentato nobile Robert distrutto dai sensi di colpa per le mosse politiche opportunistiche spinte da un marcio e corrotto padre. Ma per quanto sia pieno di qualità il film dura troppo e nell ultima parte mi ha un po' annoiato, rallenta molto e diventa parecchio ridondante, le costanti cornamuse stancano, gli intrighi e tradimenti di palazzo si fanno noiosetti e la relazione con la principessa non mi piace proprio, capisco che vuole simboleggiare una rivalsa e una specie di eredità spirituale da trasmettere agli inglesi ma è davvero un amore forzato che rallenta e danneggia l'intero film, per non parlare dell finale con i suoi palesi e scontati richiami cristologici. Ci sono poi i temi del film che lasciano dei dubbi per come sono ai limiti della propaganda nazionalista e si parla in modo troppo vago e populista del concetto astratto di "libertà" spingendo sulla voglia di sangue e la rinuncia di ogni tipo di compromesso che aiuti ad evitare massacri e guerre, ma a parte questi problemi nell insieme è comunque un grande film medievale, è pieno di sincerità e passione e con grande determinazione mostra l'eterna voglia d'indipendenza.
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